“Per ora penso a finire la stagione così, è il primo anno di Serie A e abbiamo lottato per lo scudetto prima e il secondo posto adesso. Sono contento per lo spazio che mi sono ritagliato. A fine stagione, una volta tornato dall’Europeo con l’Under 21 parlerò con la società.

Non voglio andare via, io sto bene a Napoli. Sicuramente resterò ma parleremo di alcune cose con la società”. Così l’attaccante del Napoli dal ritiro azzurro dell’Under 21 di Coverciano sul suo futuro. Insigne non lo dice a chiare lettere ma probabilmente tra gli argomenti che tratterà a fine stagione ci sarà la richiesta di un ritocco dell’ingaggio (il giocatore ha un contratto fino al 2017) e probabilmente la richiesta di puntare maggiormente su di lui, giocando più da titolare che entrare a gara in corso. Insigne ricorda il gol all’ultimo secondo domenica scorsa contro il Cagliari che ha permesso al Napoli di vincere 3-2: “E’ stata una grande soddisfazione, anche perché ero entrato poco prima. Ho fatto gol grazie ai compagni, ci aiutiamo uno con l’altro e non molliamo mai. E’ stato un gol importante, decisivo, che può essere decisivo per il secondo posto, davanti a 70 mila tifosi del Napoli. Io l’erede di Lavezzi? Lui ha dato tanto al Napoli e gli è rimasta nel cuore. Io devo ancora fare un po’ di strada per essere come lui e un giorno, semmai, superarlo”. Sul secondo posto del Napoli Insigne ha le idee molto chiare: “Vedendo la Juventus il nostro secondo posto è da considerare come uno scudetto. Cosa ci manca rispetto alla Juventus? Una rosa più ampia per lottare con loro fino alla fine. La lotta per il terzo posto? La Fiorentina ha fatto un grande campionato e secondo me ha giocato il miglior calcio in Italia”. Il pensiero va anche alle finali dell’Europeo dell’Under 21 (oggi a Coverciano era presente anche il Ct della Nazionale Cesare Prandelli): “Sappiamo la forza della Spagna ma di sicuro non andremo in Israele per fare una passeggiata ma per conquistare il trofeo. Europeo o Confederations Cup? Per me giocare questo Europeo è una grande opportunità. Mister Mangia fa sentire importanti tutti”.

 

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