Si e’ presentata ieri sera, presso il pronto soccorso dell’ospedale S. Spirito, con ematomi al volto, braccia e gambe. La donna, una polacca di 54 anni, non ha voluto in un primo momento rivelare cosa le fosse accaduto e i medici, dopo averle prestato le cure necessarie, hanno avvisato la Polizia.

Gli agenti del Reparto Volanti e del Commissariato Prati, dopo aver parlato con la donna, sono riusciti a ricostruire l’accaduto. La vittima ha riferito di essere rimasta segregata per dieci giorni in una baracca nei pressi di via Gregorio VII, dove vive con il convivente, un polacco di 57 anni, spesso ubriaco, che per non farla allontanare ha chiuso la porta con un lucchetto. Per costringerla ad avere prestazioni sessuali, inoltre, l’ha piu’ volte colpita con calci e pugni. La donna e’ riuscita a fuggire approfittando di un momento in cui l’uomo si era addormentato ed e’ stata accompagnata al pronto soccorso da una connazionale che, vedendola in quelle condizioni, l’ha spinta a rivolgersi ai sanitari del vicino nosocomio. Gli agenti della Polizia si sono recati presso la baracca e hanno trovato all’interno l’uomo che riposava in un letto matrimoniale, mentre in un angolo vi era il lettino della donna. Al termine degli accertamenti l’aguzzino, con precedenti di Polizia, e’ stato arrestato per rispondere di sequestro di persona e lesioni. La donna e’ stata giudicata guaribile in 7 giorni.

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