Avevano escogitato un metodo ingegnoso ma che poco ha a che fare con la pesca sportiva le due persone di Olevano sul Tusciano sorprese, la mattina di Ferragosto, dai Carabinieri della locale Stazione diretta dal Maresciallo Giuseppe Esposito mentre erano intenti ad esercitare la pesca di frodo nel fiume Tusciano.
I due, con un apparecchiatura artigianale che produceva delle scariche elettriche, riuscivano a tramortire i pesci che risalivano le fresche e limpide acque del fiume. Un gioco da ragazzi cosi catturare con un retino i pesci letteralmente svenuti.
Peccato che a far rimanere vuoto il barbecue di Ferragosto ci hanno pensato i Carabinieri che sono intervenuti bloccando i due, denunciandoli alla Procura della Repubblica e sequestrando l’attrezzatura ed il pescato, ben quindici chili di trote ed anguille, che sono stati consegnati ad un ente di beneficienza.