SAN FELICE A CANCELLO – La salvaguardia del patrimonio idrogeologico e l’incolumità dei cittadini, sono segno di grande responsabilità e dovere civico. E’ per questo che, il sindaco Pasquale De Lucia, ha sollecitato tutte le più alte cariche istituzionali e gli organi preposti a tale problematica, tra i quali il presidente della Regione Campania.

Nello specifico interventi che riguardano la sistemazione dei valloni Staglio e S. Egidio e sul versante che va da S. Angelo a Palombara fino alla collina di Cancello. A seguito degli eventi franosi del 5 e 6 Maggio 1998, furono progettati una serie di interventi dall’ allora commissariato di governo (oggi Arcadis) per mitigare il rischio idrogeologico delle aree colpite dall’evento calamitoso. Il Comune di San Felice a Cancello, fa parte di quei cinque comuni interessati da tale problematica. Sono trascorsi ormai alcuni anni e gli interventi, sebbene appartati e iniziati, versano in una situazione di stallo nonostante “il Comune abbia più volte segnalato situazioni di pericolo e sollecito di messa in sicurezza. Sembra quasi paradossale che gli interventi intrapresi anziché rispondere alla mitigazione del rischio idrogeologico, costituiscono piuttosto, così come si può osservare su vari cantieri, un serio pericolo alla pubblica e privata incolumità”.

Per tanto il Sindaco Pasquale De Lucia incita gli organi preposti di attivare in modo celere le procedure, “poiché l’inerzia burocratica va avanti già da molti anni ormai e le responsabilità, per eventi che potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità pubblica, andrebbero a ricadere sugli organi che da troppo tempo non hanno operato”.

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