Un provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso, su richiesta della Procura, dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di due società, la Edil Eco Sud srl e la Green Mpresit srl con sede a Caserta, nonché di cinque amministratori delle due società, per fatti illeciti commessi in danno del Cub della provincia di Napoli e Caserta Le ipotesi di reato contestate sono quelle della truffa ai danni di un ente pubblico, falso ideologico in atto pubblico e abuso d’ufficio.
Gli illeciti accertati, che risalgono tra il 2009 e il 2010, sono emersi nel contesto della più ampia indagine – diretta dalla Procura di Santa Maria e delegata al Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Caserta – sull’accertamento di eventuali illeciti commessi nella gestione del Consorzio Unico di Bacino e dei disciolti Consorzi confluiti nel Cub. I reati contestati rigurdano le condotte di soci e rappresentanti legali di alcune società private e di un alto funzionario del Cub. I privati, si legge in una nota della Procura, avrebbero ottenuto l’affidamento “diretto”, e in maniera illecita, dei servizi di diserbo e decespugliamento a San Felice a Cancello, Capodrise, Maddaloni, Castel Campagnano e Castel Morrone. Secondo l’impostazione accusatoria condivisa dal gip, si sarebbe falsamente assunto quale presupposto per l’esecuzione di lavori una inesistente “situazione di emergenza”, così eludendo il necessario ricorso alla procedura di evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi a soggetti privati da parte di un ente pubblico.
Tale condotta aveva il fine di favorire società già appositamente prescelte. E’ anche emerso che il pubblico dipendente avrebbe predisposto falsa documentazione con la quale attestava l’effettuazione dei lavori suddetti, in realtà mai eseguiti. Il danno patrimoniale cagionato al Cub ammonta a circa euro 400mila euro. Sono state, inoltre, notificate dieci informazioni di garanzia.