”Parta subito la caratterizzazione e la bonifica dell’Area Vasta Lo Uttaro nel territorio casertano. I cittadini non possono aspettare oltre, urgono risposte risolutive ed emergenziali”. Lo hanno dichiarato Nicola Caputo presidente della Commissione Trasparenza e Controllo Atti e Antonio Amato Presidente della Commissione per il controllo delle bonifiche a margine dell’audizione congiunta sulla messa in sicurezza e bonifica dell’Area Vasta Lo Uttaro.

All’audizione richiesta dal Comitato cittadino San Nicola la Strada e Città partecipata hanno preso parte Pio del Gaudio sindaco di Caserta, Pasquale Delli Paoli Sindaco di San Nicola la Strada, Gabriele Cicala Sindaco di San Marco Evangelista, i rappresentanti delle associazioni, dell’Arpac e dell’Assessorato regionale all’Ambiente. ”Occorre andare oltre i siti di interesse nazionale – spiegano Caputo ed Amato – con l’approvazione di una legge speciale per una bonifica non piu’ procrastinabile e valutare anche di ristorare gli agricoltori le cui terre, senza loro responsabilita’, si trovano nelle vicinanze delle terre inquinate. La proposta approvata all’unanimità dal consiglio regionale nel marzo scorso di utilizzare i fondi confiscati alla camorra in Campania, e fatta propria dal Magistrato Raffaele Cantone e dal presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro, deve essere concretizzata con l’approvazione di una normativa nazionale”.

”Occorre un accurato monitoraggio delle aree compromesse dagli scarichi di percolato prodotti dalla discarica. E’ necessario inoltre, mappare le falde acquifere inquinate e quelle che non lo sono per permettere il controllo e la tutela anche della filiera agroalimentare. Gli strumenti per intervenire da subito ci sono, c’è una delibera regionale immediatamente esecutiva, in attesa di un intervento decisivo da parte del governo nazionale. Ci troviamo – aggiungono – di fronte ad una vera e propria emergenza, uno stato di calamità che ormai è sotto gli occhi di tutti e di cui l’intero paese è chiamato a prendersi carico”.

”Ci sono state responsabilità decisive della politica ma anche della classe imprenditrice e non solo campana. Ora c’è in atto una sorta di risveglio delle coscienze, da questo punto non si può tornare indietro. Si può solo avanzare con fatti concreti come avviare subito la mappatura dei siti inquinati e bonificarli. Questa vera e propria calamità nazionale – concludono i due esponenti del Pd – sta mettendo in ginocchio tutto il settore agroalimentare regionale. Vanno dunque anche mappati tutti i terreni che non sono inquinati e che possono continuare a fornire al mercato prodotti di eccellenza nella piena sicurezza”.

 

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