NAPOLI – Presieduto da Raimondo Pasquino, il Consiglio comunale ha proseguito i lavori con la discussione monotematica su Bagnoli, aperta dalla relazione del Sindaco de Magistris. Il primo cittadino ha delineato il cronoprogramma che da qui a Natale vedrà impegnata l’Amministrazione in una serie di azioni che dovranno avviare concretamente i processi di cambiamento a Bagnoli.

Va definito, innanzitutto, il tavolo aperto con il Governo per giungere ad un nuovo accordo sulle bonifiche, per le quali occorrono i fondi necessari affinché possano avviarsi i progetti in cantiere. Ai procedimenti relativi alle bonifiche, e alle caratterizzazioni, dovrà partecipare con ruolo da protagonista la cittadinanza attiva sul territorio. Successivamente, andranno portate a termine le opere già iniziate, per le quali sono state spese ingenti risorse, mentre per l’immediato futuro, ha detto de Magistris, sarà emanata un’ordinanza che va nella direzione di punire chi inquina, così da recuperare risorse per risarcire le vittime di Bagnoli, gli abitanti e l’ambiente.

 

Accanto al tavolo col Governo per le bonifiche, c’è il tavolo con la Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento dell’housing sociale a favore di giovani e famiglie e per la costruzione di campus residenziali destinati agli studenti universitari, e ci sono i fondi (50 milioni di euro) da utilizzare per la ricostruzione della spiaggia pubblica e il ripristino della linea di costa nel tratto da Nisida al pontile, nel rispetto della naturale vocazione turistica, naturalistica e paesaggistica dell’area. Qualsiasi intervento, sarà posto in essere nel rispetto del Piano Regolatore Generale.

Sulla Bagnolifutura, il Sindaco ha sottolineato che la scelta di salvare la società è stata presa nella direzione di salvaguardare i posti di lavoro ed evitare di peggiorare ulteriormente la già grave situazione ereditata, anche se allo stato è ovvio che la società deve essere assolutamente a termine, perché “dobbiamo essere noi a farci carico del rilancio complessivo dell’area” e la mission originaria della società è assolutamente riduttiva rispetto agli obiettivi che intendiamo raggiungere.

Un capitolo a parte occupa poi il tavolo per Città della Scienza, per la cui ricostruzione esistono i fondi ma va prima deciso dove ricostruirla e vanno bonificati i relativi suoli. Prima di definire tutti gli accordi indicati, ha concluso il Sindaco, il Consiglio comunale deve pronunciarsi, così da rendere possibile una soluzione condivisa dalla quale far partire tutti i successivi interventi.

Dopo la relazione del Sindaco, è iniziato il dibattito.

Moretto (Fratelli d’Italia) ha ricostruito l’intera vicenda richiamando gli errori su Bagnoli commessi nel corso degli ultimi 20 anni, fino alla scelta che ha definito “scellerata” di ricapitalizzare la societa’ Bagnolifutura. Ha ricordato le opere incompiute, come la bonifica – solo virtualmente effettuata per 107 milioni di euro – e gli annunci ripetuti che autorizzano a parlare di “Bagnoli sogno infranto”, ed ha richiesto maggiore chiarezza da parte del Sindaco che, ha concluso, avrebbe fatto meglio ad intervenire dopo il dibattito consiliare.

Iannello (Ricostruzione Democratica) ha sostenuto che il Consiglio, a partire dalla firma di Bassolino e Iervolino dell’accordo di programma del 2003, ha perso ogni potere decisionale su Bagnoli, mentre la politica deve riprendere la propria dignità con un nuovo progetto su Bagnoli, senza un nuovo accordo di programma che finirebbe per stravolgere il Piano Regolatore, né puntando su un piano di housing sociale finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti che, ormai, va considerata un imprenditore privato.

Caiazzo (Federazione dei Verdi – Gruppo Misto), a partire dalle connessioni tra Bagnoli e i disastri ambientali dell’intero territorio, ha sostenuto che Bagnoli è un’occasione da non sprecare nuovamente; richiamando i contenuti della mozione presentata nella prima discussione consiliare su Bagnoli, ha auspicato che sia condivisa con la cittadinanza ogni scelta di trasformazione urbana e sia salvaguardando il primato della pianificazione urbanistica, che va comunque attualizzata dando vita ad una “nuova immaginazione” su Bagnoli.

Coccia (Federazione della Sinistra – Laboratorio per l’Alternativa) ha rifiutato l’idea che sia la Cassa Depositi e Prestiti a scrivere il futuro di Bagnoli. Le decisioni vanno prese in collaborazione col Consiglio ascoltando i cittadini, ma vanno adottate soluzioni, anche per Città della Scienza, in armonia col Piano Regolatore Generale e nel segno della discontinuità rispetto al passato.

Pace (Gruppo misto – Centro Democratico) ha ricordato l’impegno del gruppo di appartenenza nello sblocco di 50 milioni di euro di risorse, preliminari rispetto ad altre che saranno disponibili successivamente, dai quali bisogna partire subito. Sull’housing sociale, c’è esigenza di confronto forte con la dirigenza comunale per evitare la mancata attuazione di decisioni prese, come accaduto ad esempio a Scampia con la piazza telematica.

Fellico (Federazione della Sinistra – Laboratorio per l’Alternativa) che ha ripreso l’argomento dell’housing sociale invitando a non trascurare l’edilizia residenziale pubblica.

Ciro Borriello (Sinistra Ecologia e Libertà) ha sostenuto che non si può prescindere da quanto prevede per Bagnoli il Piano Regolatore, anche se il rischio è che per le bonifiche occorrano ancora tempi lunghi e procedure complicate. Il confronto con la cittadinanza sarebbe auspicabile farlo nel corso di un Consiglio comunale che potrebbe svolgersi proprio a Bagnoli.

Attanasio (Federazione dei Verdi – Gruppo Misto) ha ricordato che su Bagnoli si è scritto da anni un futuro che ancora non vede la luce. Va quindi ora scelta la direzione del fare, ma senza aprire la strada alla costruzione di nuove case, privilegiando piuttosto soluzioni, come la costruzione di alberghi, che diano opportunità di lavoro ai giovani che sono costretti a lasciare la città per mancanza di prospettive occupazionali. La scelta va comunque definita nel confronto, privilegiando quella che tenga conto del nuovo volto della città nell’ambito metropolitano.

Fiola (Partito Democratico) ha chiesto per Bagnoli una vera svolta, per restituire alla città quella che da molti viene definita come la parte più bella di Napoli, ma avendo ben chiari i tempi e gli obiettivi da realizzare. Non basta dire che la Bagnolifutura deve chiudere, perché non va dimenticato che ci sono progetti ancora da portare a termine.

Antonio Borriello (Partito Democratico) ha chiesto che venga detto chiaramente quali saranno i tempi e le risorse da impiegare per le bonifiche. Riguardo alla Bagnolifutura, e all’impiego delle competenze che ne fanno parte, si possono adottare diverse soluzioni, non necessariamente legate alla stessa società, e anche su Città della Scienza bisogna decidere e partire rapidamente, sempre però, per tutta l’area, evitando interventi parcellizzati. Contemporaneamente va prestata attenzione all’area orientale della città, che non è in contrapposizione con Bagnoli, e va richiamata alle sue responsabilità e alla massima collaborazione la Regione Campania.

Molisso (Ricostruzione Democratica), in riferimento al grande valore patrimoniale dell’area ex Nato – che finora ha garantito, con un affitto di 10 milioni, il 70 per cento dei proventi della Fondazione Banco Napoli per l’assistenza ai minori a rischio – ha auspicato che responsabilmente si cominci a pensare, nella progettazione del futuro dell’area, anche ad un futuro per la Fondazione, considerando che l’ipotesi avanzata dalla Regione di utilizzare la struttura per gli uffici metterebbe al sicuro la stessa per lo svolgimento delle sue attività.

Guangi (PDL) ha elencato gli obiettivi strategici dell’intervento su Bagnoli (risanamento ambientale, ripristino della linea di costa, restituzione del mare alla libera fruizione dei cittadini) invitando a escludere progetti portuali risolvendo anche il problema dell’allocazione di Città della Scienza con il ripristino della legalità sul litorale Coroglio- Bagnoli, sollecitando però ulteriori indagini per dare certezze sull’inquinamento sia ai cittadini che agli investitori.

Concluso il dibattito, il Presidente Pasquino ha ricordato le mozioni e ordini del giorno all’attenzione del Consiglio ed ha dato la parola al Sindaco il quale ha proposto di raccogliere il materiale proposto dai consiglieri e gli spunti venuti dal dibattito per elaborare una proposta dell’amministrazione che tenga conto dei contributi e sia sottoposta al Consiglio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre.

Sulla proposta, che il consigliere Attanasio aveva già formulato in apertura del dibattito, si sono registrati diversi interventi (Attanasio, Moretto, Gennaro Esposito, Russo, Rinaldi, Iannello, Antonio Borriello) e, dopo un ulteriore chiarimento del Sindaco che ha precisato che si trattava non di chiudere la discussione, ma di aggiornarla per proseguirla dandosi il tempo per una utile riflessione prima di decisioni, il Consiglio ha votato per appello nominale (richiesto da Molisso) la proposta che è stata accolta a maggioranza con 32 sì, 4 no e 5 astenuti.

La delibera n. 530 di proposta al Consiglio di riconoscimento della spesa di €45.245,52 per i lavori di somma urgenza per il ripristino delle condizioni statiche e idrauliche del manufatto fognario in via Rossini, ultimo punto all’ordine dei lavori, è stata approvata a maggioranza (con l’astensione dei consiglieri Vasquez e Rinaldi e del presidente Pasquino).

Prima di sciogliersi, il Consiglio ha votato all’unanimità un ordine del giorno, firmato da tutti i gruppi (primi firmatari Attanasio e Caiazzo della Federazione dei Verdi – Gruppo Misto) che impegna il Sindaco ad intervenire presso il Governo perché affronti la drammatica vicenda di Cristian D’Alessandro, detenuto con altri 27 attivisti di Greenpeace in Russia con l’accusa di pirateria per un’azione dimostrativa contro le trivellazioni petrolifere nell’Artico.

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