Era accusato di aver tentato di condizionare in proprio favore il voto del Csm sulla nomina del procuratore di Napoli. Per questo il procuratore di Nola, Paolo Mancuso e’ stato condannato dalla Sezione disciplinare di Palazzo dei Marescialli alla sanzione della censura.

Secondo l’accusa sostenuta dalla Procura generale della Cassazione Mancuso, che nel 2012 concorreva per il posto di Capo dei Pm di Napoli, avrebbe sollecitato il generale dei carabinieri Mario Mori, per il tramite del colonnello Giuseppe De Donno, a intervenire sull’allora presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, perche’ questi si attivasse a sua volta per influenzare in suo favore il voto del componente laico del Csm Annibale Marini. Il caso scoppio’ proprio nel giorno in cui il plenum del Csm doveva decidere sulla nomina. A segnalarlo a Palazzo dei Marescialli fu la Procura di Palermo che stava intercettando Mori. Allora Mancuso spiego’ di aver solo inizialmente accettato ma poi stoppato l’interessamento di Mori, che si era offerto di esprimere la stima che nutriva nei suoi confronti a Gasparri.

 

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