“Si è rischiato un accordo separato, non è vero che l’accordo era vicino, l’accordo non è mai stato vicino”. Così il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha commentato la trattativa per la riorganizzazione dei lavoratori della Indesit ai microfoni de “L’Economia prima di tutto” su Radio1 Rai.

“Il problema che rimane aperto – ha aggiunto Landini – è che questa azienda non solo vuole riorganizzarsi ma ha anche aperto la discussione” sugli assetti azionari e su una possibile “vendita. Deve essere chiaro a tutti che in una situazione di questo genere, qualsiasi posto di lavoro venga perso, qualsiasi produzione che venga spostata, è persa per sempre. Stiamo correndo il rischio per Indesit ed Electrolux che si vada verso un indebolimento delle produzioni più importanti di questo settore nel nostro paese”

. Nel caso di Indesit, secondo Landini, “portare via le lavatrici ed in cambio portare in Italia 40.000 frigoriferi , che vuol dire lavorare 15 giorni all’anno, in realtà non vuol dire dare un futuro alla fabbrica di Caserta. Questo piano mette in discussione l’esistenza di Caserta per i prossimi anni. Il governo si assuma la responsabilità di non bloccare l’uscita delle produzioni delle lavatrici dall’Italia. Il governo deve garantire che nelle sue sedi si evitino accordi separati, non può diventare quello che favorisce gli accordi separati”, ha concluso.

 

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