Sono un centinaio, le famiglie sgomberate a Capaccio (Salerno) a causa dello straripamento del fiume Sele. A confermarlo è stato lo stesso sindaco del Comune della Piana del Sele, Italo Voza. L’ordinanza di sgombero si è resa necessaria dopo che, durante la scorsa notte, il fiume Sele aveva rotto gli argini in più punti. Dopo lo sgombero di una ventina di famiglie, minacciate dalla furia dell’acqua, questa mattina altre ottanta famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni.
“Siamo molto preoccupati. – spiega Voza – Il fiume ha inghiottito case e colture sotto oltre un metro e mezzo di acqua, e nelle prossime ore non è previsto un miglioramento.”. Il primo cittadino di Capaccio è quindi tornato sull’esondazione del fiume. “Sono quarant’anni che attendiamo il dragaggio del letto del fiume. Intanto, l’Autorità di Bacino e il Genio Civile non si sono ancora fatti vedere, nonostante siano stati immediatamente informati dal sottoscritto della gravità della situazione.”. Nelle prossimo ore, Voza sorvolerà in elicottero l’area interessata dall’esondazione, per individuare con precisione i punti nei quali il Sele ha superato gli argini.