Con il fondo costituito dal Movimento 5 Stelle, nel quale i deputati stanno depositando parte dei loro stipendi, i pentastellati istituiranno in ogni provincia italiana sportelli dove i commercianti potranno recarsi per sbrigare pratiche, oppure per ottenere microprestiti che andranno dai 5 mila ai 20 mila euro. Lo ha affermato il vicepresidente alla Camera, Luigi Di Maio, incontrando, a Pomigliano d’Arco, un gruppo di commercianti che si erano riuniti per discutere sul da farsi dopo il suicidio di Eddy De Falco, il pizzaiolo uccisosi alcuni giorni fa dopo aver ricevuto una multa di 2000 euro per la presenza irregolare della moglie nell’esercizio commerciale a Casalnuovo. Di Maio, inoltre, ha avanzato la proposta di chiedere a tutti i parlamentari della zona, consiglieri regionali, parlamentari, di istituire un fondo anche con regioni e comuni per concedere microcrediti locali.
”Conoscevo Eddy – ha spiegato Di Maio – mi aveva contattato la prima volta due anni fa per entrare nel Movimento e per un’idea di consegna di latte e pane a chilometro zero con le bici. Ma mi disse che dovevamo fare nostra l’idea, perchè lui lavorava come un somaro. Era uno tosto, e se siamo arrivati a questo punto, significa che siamo in un momento della società in cui anche i duri cedono”. ”In Italia c’è un’enorme evasione fiscale – ha proseguito Di Maio – ma pare che siamo di fronte ad un sistema che è a maglie strette sui deboli e a maglie larghe sui forti. In più le banche non concedono più crediti, nonostante lo Stato continui a trasferire loro fondi, come i 7 miliardi e mezzo di qualche tempo fa. Eppure gli istituti di credito hanno chiuso i rubinetti con gli imprenditori, e quindi ci chiediamo che fine stanno facendo quei soldi. Potremmo quindi creare, oltre al fondo che abbiamo istituito con il M5S, anche uno con consiglieri regionali e parlamentari della zona, che hanno uno stipendio enorme come il mio, in modo da creare nuovi sportelli anche sui singoli territori, facendo leva anche su comuni e regione. Bisogna istituire un concetto di solidarietà in tutta la classe politica”.