Sono oltre 100 mila le persone che sfilano in corteo per le strade di Latina nella “XIX giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, organizzata dall’associazione Libera. “Chiediamo che la politica – ha detto Don Ciotti dal palco di Piazza del Popolo – decreti per legge che il 21 marzo sia la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Chiediamo che lo Stato riconosca questo giorno. Non ci sono più alibi”. A Latina le vittime della mafia sono state 900. “Siamo venuti qui per affetto – ha detto ancora don Ciotti – stima e riconoscenza per questo territorio, qui ci sono belle persone e belle risorse. Siamo venuti per cercare verità per don Cesare Boschin e tanti altri e per non dimenticare che le organizzazioni mafiose attraversano tutto il territorio e anche l’Agro Pontino”. Don Ciotti, alla testa del lungo corteo, ha voluto sottolineare di aver “trovato migliaia di ragazzi, qui c’è un’Italia intera che si è data appuntamento”, ricordando che ieri “il papa è stato chiaro: ‘piangete e convertitevi, in ginocchio chiedo di cambiare vita”. “Le nostre antenne di cittadini ed associazioni ci dicono che qui le mafie non sono infiltrate, sono presenti. Fanno i loro affari nel settore dell’economia e della finanza. Se fosse solo un problema di criminalità basterebbero le forze dell’ordine ma è anche un problema di case, di povertà e di politiche sociali”. Sul caso rifiuti e sulle dichiarazioni del pentito Schiavone, don Ciotti ha ricordato che: “si sapeva da vent’anni, mi sono stupito di chi si è stupito. Boschin vedeva tutto questo dalla sua finestra e della sua morte non sappiamo ancora la verità. Non c’è strage in Italia di cui si conosca la verità”. Grasso, lotta al crimine nostra priorità – “Essere qui ha un significato ben preciso, per noi è un segnale importante” ha detto Pietro Grasso, presidente del Senato, intervenuto alla manifestazione.

“Il Parlamento ha in esame diverse iniziative come quella sul voto di scambio che dovrà passare in Senato – ha aggiunto – Ci sono poi iniziative governative perché la lotta alla criminalità è una priorità per il Governo”. Grasso ha poi ricordato quanti sono morti a causa della mafia e ha ribadito l’impegno del Parlamento e del Governo per dare risposte ai familiari. “Ci sono ancora familiari delle vittime delle mafie – ha detto – che aspettano i risarcimenti”. Orlando, a breve provvedimenti – “La risposta più urgente che possiamo dare è un rafforzamento degli strumenti per il contrasto alla criminalità economica, al potere economico delle mafie. Stiamo lavorando per dare a breve risposte in questo senso” ha dichiarato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che ha partecipato alla manifestazione di Libera. Il ministro Orlando ha poi sottolineato il riconoscimento che lo Stato deve a questa giornata “che è ormai entrata nel calendario civile degli italiani”. “Occorre costruire norme che avvicinino lo Stato a quanti conducono quotidianamente la lotta alle mafie”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui