Con sentenza emessa in data 19.02.2014 dalla Corte di Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Giuseppe Misso, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio pluriaggravato dalla premeditazione e dall’art. 7 legge 203/1991, di Raffaele Lubrano avvenuto in Pignataro Maggiore il 14.11.2002.
Pertanto, in virtù dell’efferate modalità di esecuzione dell’evento omicidiario la cui matrice si è rivelata di chiaro ed accertato metodo mafioso e, non per ultimo, la pericolosità del Misso e la sua appartenenza ad una delle più agguerrite consorterie camorristiche quale è quella dei “Casalesi”, si è sottolineata l’incompatibilità con una sua eventuale reimmissione in libertà, motivo per cui la Corte di Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha disposto nei suoi confronti una nuova misura di custodia cautelare in carcere che è stata notificata, nel pomeriggio odierno, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo – Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta, presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere dove Misso è tutt’ora recluso.