Gestisce anche alcuni cabarettisti che hanno lavorato per la trasmissione tv “Made in Sud”, l’agenzia di spettacoli “Music Live” sequestrata dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata (Napoli) che oggi hanno arrestato due imprenditori, padre e figlio, titolari della società. La “Music Live” ha anche organizzato, in occasione delle scorse festività natalizie, lo spettacolo per i detenuti del carcere napoletano di Poggioreale e gestisce in esclusiva molti eventi sia in Campania che in Basilicata. I due imprenditori, secondo quanto si apprende, hanno avuto rapporti fitti e costanti, in passato con il clan Di Gioia, uscito perdente dalla faida interna contro i scissionisti. Secondo quanto emerge dalle indagini, con il clan i due imprenditori, padre e figlio, sono cresciuti diversificando gli investimenti inizialmente grazie alla famiglia Di Gioia, poi anche autonomamente ma facendo sempre affari con la camorra. I due imprenditori, infatti, sono anche titolari di una famosa “cornetteria” di Milano Marittima aperta tra i mesi di giugno e ottobre. A Torre del Greco gestiscono anche un’azienda di distribuzione di bombole di gas (la loro prima attività commerciale) e una profumeria. Gli investimenti hanno riguardato anche il settore immobiliare: i carabinieri, infatti, hanno sequestrato anche tre abitazioni a loro riconducibili. Secondo gli investigatori, l’agenzia Music Live ha avuto un boom tra le fine degli anni ’90 e il 2000: i boss dei clan a loro si rivolgevano per avere cantanti e cabarettisti famosi ai fastosi ricevimenti che organizzavano nelle loro roccaforti. L’attività di repressione contro la criminalità organizzata messa in campo da forze dell’ordine e magistratura, tra il 2007 e il 2009, ha completamente azzerato le organizzazioni camorristiche che si sono succedute nella zona di Torre del Greco: il clan Falanga, il clan Di Gioia e il gruppo scissionista uscito vincente dalla faida con i Di Gioia, costituito dai componenti dell’apparato militare di quest’ultima famiglia.