“Sono sinceramente stupito dell’atteggiamento dell’amministrazione comunale che sulla vicenda dello stadio Alberto Pinto rischia seriamente di depauperare e rovinare uno sforzo sportivo che, dopo più di vent’anni, ha consentito alla Casertana di recuperare la dignità perduta e il posto che merita nell’Olimpo del calcio che conta, cioè quello dei campionati nazionali”. Lo dichiara Pasquale Corvino, azionista della Casertana F.C. pochi minuti dopo l’ennesima fumata nera, dell’ennesimo incontro mancato tra l’amministrazione e la dirigenza della società rossoblù. “Quello che dispiace – aggiunge Pasquale Corvino – è che il sindaco Del Gaudio abbia preferito defilarsi, non presentandosi neppure al tavolo della riunione. Questo accade dopo le tante promesse e le tante illusioni seminate nei mesi scorsi, probabilmente solo per evitare reazioni negative da parte dei tifosi” Corvino, a questo punto, taglia corto. “I supporter della Casertana amano i loro colori e non avranno alcuna reazione sproporzionata, e sapranno sicuramente comprendere l’inevitabilità della decisione che il presidente Lombardi, a cui mi unisce un vincolo di amicizia e di solidarietà, sarà costretto a prendere, portando, purtroppo, la Casertana a giocare in un altro impianto. Perché, onestamente – conclude Corvino -, ritengo beffarda, offensiva, non tanto nei nostri confronti, cioè nei confronti della dirigenza, ma rispetto alla grande passione della tifoseria rossoblù, la proposta che ci viene formulata: anticipare i soldi che il Comune, in quanto proprietario dell’impianto è tenuto a erogare per compiere i lavori essenziali per l’agibilità, in funzione delle prescrizioni ineludibili che tali lavori rendono obbligatori, pena l’impossibilità a iscriversi al campionato”.

 

 

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