TORRE ANNUNZIATA – ”E’ proprio vero il detto napoletano ‘O’ pesce fete da’ capa!’. Il pesce a Napoli e provincia ha il sapore criminale, inquinato. Chi vendeva non puo’ essere che definito ‘Criminale’, un attentato alla salute. Con l’avvicinarsi delle festivita’ natalizie facciamo appello ai consumatori: comprate solo da rivenditori di fiducia. Siamo in presenza ancora una volta di un affare criminali, sporco come l’acqua inquinata”.

Lo riferisce Antonio Gallozzi, direttivo Legambiente Campania commentando il sequestro di 25 tonnellate di pesce altamente infetto a Torre Annunziata. ”Intensificare i controlli aggiunge Gallozzi – nelle prossime settimane sorgeranno come funghi venditori abusivi dove come nel passato spigole e orate vengono scongelate con acqua torbida, mitili, cozze e calamari decorati con spicchi di limone sulle bancarelle ma immersi in acqua di mare raccolta in zone in cui e’ vietata la balneazione. Che dire – conclude – tra Napoli e provincia anche i pesci navigano in cattive acque”.

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