Diktat della commissione regionale di garanzia del Pd. Tra il 13 e il 15 giugno si devono celebrare i congressi in tutti i circoli dove non si è provveduto, per un motivo o per un altro, all’elezione del gruppo dirigente cittadino. Se entro quelle date non si concluderà la fase congressuale le sezioni inadempienti finiranno “nelle grinfie” del Regionale. La commissione di garanzia applicherà i poteri sostitutivi e quindi esautorerà le segreterie provinciali. In tal caso la palla passerebbe a Napoli. Il risultato? Si porrebbe fine alla melina di alcune federazioni che per motivi politici non hanno sollecitato la celebrazione dei congressi per impedire l’elezione di segretari e direttivi cittadini sgraditi al gruppo dirigente provinciale. L’ultimatum è stato lanciato da Paolo Persico, presidente dei garanti, con una circolare indirizzata ai presidenti delle commissioni di garanzia della Campania, ai segretari provinciali e ai responsabili provinciali d’organizzazione.

“La commissione regionale di garanzia – si legge nella circolare – ha ricevuto diverse segnalazioni e solleciti rispetto alla conclusione del processo di rinnovo o costituzione degli organismi dirigenti di circolo. La commissione regionale di garanzia ricorda che questo processo andava concluso in coincidenza con i congressi regionali. La commissione regionale di garanzia, sentito il responsabile regionale d’organizzazione e il responsabile enti locali, ritiene opportuno segnalare la necessità che nel fine settimana 13-14-15 Giugno si svolgano i congressi di circolo non ancora fissati al fine di completare tutti gli adempimenti statutari. La commissione regionale di garanzia – si conclude la nota – invita le commissioni provinciali di garanzia a seguire questa questione, in rapporto alle segreterie provinciali, affinché, in caso di inadempienza da parte degli organi preposti, si possano istruire i provvedimenti previsti dall’articolo 15 dello statuto regionale del PD”.

In provincia di Caserta l’accelerazione del Regionale dovrebbe finalmente determinare una svolta in circoli importanti come quelli di Gricignano, Orta di Atella e Sant’Arpino, dove la segreteria provinciale ha fatto ostruzionismo, con la nomina di commissari, nel timore di non riuscire a far eleggere gruppi dirigenti locali allineati con la posizione della maggioranza del partito. Ma ora il tempo è scaduto. Al massimo entro il prossimo 15 giugno si andrà al voto laddove non si sono ancora tenuti i congressi. Altrimenti le segreterie provinciali si dovranno fare da parte per fare spazio al Regionale che applicherà i poteri sostitutivi. In tal caso il bandolo della matassa finirebbe nelle mani di Dionigi Magliulo, sindaco di Villa di Briano e responsabile regionale degli Enti locali e dei circoli. E a Caserta per la componente di maggioranza saranno dolori perché si corre il rischio che in gran parte dei circoli dove i congressi non si sono tenuti, o non si è voluto che si tenessero, possano essere eletti dirigenti vicini all’area di Nicola Caputo. E per il segretario facente finzione Vitale e la segreteria provinciale del Pd sarebbe una débâcle.

Mario De Michele

 

 

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