Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha visitato l’ex Manifattura Tabacchi, nel quartiere di Gianturco, e la residenza de L’Università degli Studi “Parthenope”. “Una zona su cui l’amministrazione sta concentrando la propria attenzione e dove insiste un piano di recupero di oltre 165 mila mq. Il progetto – ricorda l’ufficio stampa del sindaco – prevede la riqualificazione dell’intera area attraverso la conservazione della memoria della manifattura, dei suoi edifici simbolo e delle aree verdi di maggior pregio, la formazione di un grande spazio pubblico in asse con via Galileo Ferraris lungo il quale sono disposti negozi, abitazioni, residenze universitarie, uffici, aree verdi per la sosta e lo svago, un mercato coperto, una scuola. È inoltre previsto l’adeguamento del sistema viario e la connessione dello stesso con il tessuto urbano circostante. La bonifica dell’area è prevista per accordo con il Ministero dell’ambiente da attuarsi contestualmente alla realizzazione dei lavori. Il 1 aprile 2011, infatti, con delibera n. 406, la giunta del Comune ha adottato il piano di recupero dell’ex Manifattura Tabacchi presentato da Fintecna e il 26 maggio 2011 ha approvato il PUA ai sensi della legge regionale 16/2004 con modalità di piano di recupero ex lege 457/78”. “Si tratta di un progetto importante frutto della collaborazione fra pubblico e privato dove l’investimento dei privati, in questo caso Fintecna, consente la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria sotto la regia del pubblico, ovvero il Comune. Quella di Napoli Est é una area al centro di una vera e propria operazione di riqualificazione e rilancio che include porzioni importanti di città che potranno essere restituite ai cittadini per una loro fruizione (residenze, campi sportivi, spazi verdi, strade) quali ad esempio l’Ex Icmi, l’Eni, la Q8, la Corradini. Interventi di riqualificazione e rilancio (attraverso Pua) che, insieme al Grande progetto Napoli Est che il Comune sta portando avanti, potranno determinare, nel prossimo futuro, un volto nuovo dell’intera zona orientale, oltre a contribuire alla crescita occupazionale, di fatto intervenendo e valorizzando una zona un tempo industriale che, dopo anni di abbandono appunto post industriale, oggi viene restituita alla città, cioè ritorna ad essere città, non solo produttiva ma anche residenziale e per il tempo libero rivolta soprattutto ai più giovani”, conclude la nota.

 

 

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