CAPUA – Gli iscritti al circolo PD di Capua continuano la preparazione dell’assemblea indetta per il Sabato 14 Gennaio per discutere la piattaforma politica programmatica, che dovrà essere alla base dell’azione del partito nei prossimi anni.

I democratici capuani hanno intenzione di rompere con il recente passato che ha portato alla grave sconfitta elettorale subita nelle ultime elezioni amministrative. Oggi, in consiglio comunale non siede nessun rappresentante del PD, nonostante che, nelle ultime elezioni politiche del 2008, il partito aveva ottenuto oltre il 30% dei voti. La disfatta è la conseguenza della mancanza di un gruppo dirigente veramente rappresentativo della realtà del partito. Dal 2007, anno di fondazione del PD, non vi è mai stato un voto democratico per la scelta del coordinatore e del coordinamento. Gli organizzatori dell’assemblea sono convinti che per risollevare le sorti del partito è necessario ritornare a discutere di politica e non di organigramma. La classe dirigente deve nascere dalla base, i leader provinciali e regionali possono e devono contribuire alla formazione del gruppo dirigente, ma nel rispetto delle prerogative degli iscritti. Il coordinamento dovrà, inoltre, essere espressione di tutte le varie anime del partito. Tutti devono sentirsi rappresentati e parte attiva del processo di rinnovamento. Solo in questo modo, il nuovo gruppo dirigente potrà entrare nuovamente in sintonia con l’elettorale del partito democratico e rappresentare le sue istanze all’interno del consiglio comunale. Le aspirazioni personali, anche se legittime, non possono prevalere rispetto alla esigenza di costituire un forte gruppo dirigente in grado di contrastare l’attuale dominio del centro destra nel panorama politico capuano, un gruppo dirigente che ampia la competenza politica e amministrativa per organizzare una vera opposizione e candidarsi alla guida della città, costruendo un nuovo blocco sociale che abbia l’obiettivo di un radicale cambiamento. Tutti gli iscritti e i simpatizzati sono invitati a partecipare alla discussione senza pregiudiziali e con pari dignità nell’interesse superiore del partito. L’elezione del coordinatore e del coordinamento devono discendere da una franca discussione tra tutti gli iscritti e simpatizzati, discussione che abbia l’obiettivo prioritario di valorizzare il partito e tutte le sue componenti.

 

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