Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Carmine Crisci della Cisl sulla recente crisi in provincia, nata per i dissidi sull’impianto da realizzare a Capua . “La notizia delle recenti dimissioni di assessori dalla Giunta provinciale dimostra ancora una volta che la maggioranza che governa la Provincia di Caserta è in preda a frequenti “crisi di nervi” che mal si conciliano con la grave crisi di questo territorio e con la necessità di un governo autorevole e serio. Il teatrino a cui siamo costretti ad assistere è lo specchio dell’irresponsabilità di una politica chiusa nei suoi riti e nei suoi giochi di potere mentre intorno ai suoi Palazzi questa provincia vede accrescersi il deserto economico, industriale, del commercio e del turismo.

E’ ben strano che le dimissioni avvengano sulla questione del termovalorizzatore; non sospettavamo che nella maggioranza e nel suo principale partito ci fossero tanti “ambientalisti”, i quali peraltro sembrano preferire il grande deposito di ecoballe che ha superato in fama mondiale persino Palazzo Reale. Ci chiediamo come mai gli stessi non abbiano sentito il dovere di dimettersi sulle questioni dell’Interporto che non cresce, dell’Aeroporto che non si fa, degli edifici scolastici fatiscenti, dello stato delle strade e degli assi viari,del Policlinico fermo da tre anni e per il quale, nonostante sia stato sottoscritto l’Accordo tra SUN e CONDOTTE, nessuno si adopera per convocare un incontro finalizzato alla ripresa dei lavori, Al punto in cui siamo, la domanda che fa un sindacato serio, che non si è mai sottratto al confronto sulle soluzioni, un sindacato come la CISL che offre, ma sollecita anche responsabilità è quella di dire a questa maggioranza che se non ha voglia di governare è meglio che se ne va a casa e si chiamino i cittadini al voto. Certamente non può più continuare il balletto indecoroso a cui si assiste dall’inizio della consiliatura, un balletto men che meno necessario in una situazione come quella che ogni lavoratore, pensionato, giovane vive sulla propria pelle. Per quanto attiene alla questione dei rifiuti, la CISL ribadisce i suoi punti fermi: ciclo integrato che parte dall’estensione della raccolta differenziata; riduzione progressiva dell’utilizzo delle discariche, che non solo sono il vero pericolo ambientale ma anche e soprattutto la gallina dalle uova d’oro della camorra nessuna preclusione verso impianti di termovalorizzazione di cui sia garantita la sicurezza ambientale; Tutto questo in un contesto di assoluta provincializzazione del ciclo che significa che ogni provincia si dota di impianti che servono a smaltire solo i suoi rifiuti e, quindi, che il termovalorizzatore territorio casertano dovrà essere dimensionato sulle esigenze di questa provincia e non per quelli provenienti da Napoli. Su queste basi la CISL chiede un confronto serio e dichiara la sua disponibilità; se invece la logica che prevale è quella dei gruppi di potere, delle lotte di poltrona mascherate con presunte ideologie, pensiamo che è meglio mettere la parola fine e sollevare questa maggioranza dall’obbligo di fare ciò che non vuole fare e cioè assicurare un governo a questo territorio. Noi pensiamo che il Presidente della Provincia, eletto dai cittadini, abbia il diritto e persino l’obbligo di governare: abbia il coraggio di mettere i partiti della maggioranza di fronte ad una scelta e di pretendere che la portino fino in fondo. In fin dei conti è questa l’essenza di una democrazia seria e funzionante”.

 

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