CASERTA – Il primo freddo ed un altrettanto splendido sole hanno accolto domenica 13 novembre a Caserta in piazza Pitesti la prima edizione di “Code in passerella”, la manifestazione organizzata da Nati Liberi, l’associazione di volontari che lavora a favore degli animali.

La sfilata canina amatoriale ha avuto l’obiettivo primario di raccogliere fondi a favore dei cani più sfortunati che risiedono nel canile municipale casertano, il quale attualmente ospita 347 cani e 18 gatti, ma che, a seguito del grave dissesto finanziario che ha colpito la città di Caserta, difficilmente riesce ad andare avanti. Solo pochi giorni fa, infatti, in Facebook è cominciato a correre l’appello disperato dei volontari, i quali si sono trovati costretti a rivolgersi direttamente alla cittadinanza che ha risposto in maniera massiccia e solidale con gli animalisti.

Attraverso l’iscrizione alla sfilata, inoltre, i proprietari dei cani di razza e meticci, con adesioni che hanno superato le 150 unità, hanno, non solo aiutato il movimento, ma anche animato una mattinata trascorsa all’insegna del vivere civile, con la partecipazione di molti bambini e di intere famiglie. Il progetto di Nati Liberi, movimento casertano nato nel 2008 e che si occupa principalmente della supervisione del benessere degli animali, è quello della realizzazione di un canile degno di questo nome, attraverso anche la diffusione di valori quali quelli contemplati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’animale.

“La nostra speranza – ci spiega la presidente di Nati Liberi, l’avv. Pratticò – è che, attraverso tali eventi, tutti coloro che hanno un cane, si sentano spronati a considerare che esistono anche altri cani, oltre ai propri, che vivono in forti situazioni di disagio”. Ed allora se, come insegnava Gandhi, “la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”, la città di Caserta, grazie a Nati Liberi e al suo movimento a favore dei cani e dei gatti, può senz’altro considerarsi un valido esempio da emulare.

 

Nicola del Piano

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