Il governatore della Campania, Stefano Caldoro, fa uno ‘spot’ a favore del ristorante Nco. Si tratta di un locale molto particolare, nel quale si punta sull’integrazione, con il coinvolgimento di diversi ragazzi disabili, aperto a San Cipriano d’Aversa (Caserta), in terra di camorra, utilizzando prodotti delle terre confiscate alla criminalita’ organizzata.

E lo stesso nome e’ davvero singolare. Nco era la sigla della Nuova camorra organizzata, violenta e brutale organizzazione criminale protagonista di una cruenta guerra di camorra. Oggi si chiama Nco e sta per Nuova cucina organizzata. Sul palco del Teatrino di corte di Palazzo Reale a Napoli, insieme con il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, il sindaco Luigi De Magistris e il direttore del Mattino, Virman Cusenza – che ha ricordato il sacrificio di Giancarlo Siani, l’impegno di giornalisti sul fronte anti camorra come Rosaria Capacchione e sollecitato l’adozione di un provvedimento per l’affidamento ai giovani di beni confiscati – Caldoro ha chiesto ai presenti di recarsi in quel ristorante. ”Ve lo consiglio, si mangia bene e poi si utilizzano buoni prodotti provenienti da terre sottratte alla criminalita’ organizzata”.

 

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