“L’ondata di suicidi legata alla crisi economica sembra essere piu’ un fenomeno mediatico che una realta’”. Lo afferma il Codacons, che nel corso di un convegno ha illustrato i dati elaborati da psichiatri, giornalisti ed esperti economici. “Da gennaio a maggio 2012 – riferisce l’associazione – si sono registrati in Italia 38 suicidi da parte di imprenditori.

Nel 2009 gli imprenditori che si sono tolti la vita sono stati 151, 144 nel 2010 e 136 nel 2011″. Quindi, nell’anno in corso, “non si e’ verificata alcuna impennata del fenomeno; al contrario, la tendenza e’ quella a un sensibile calo”. Tuttavia, aggiunge il Codacons, “il dato davvero importante e’ quello che vede un cambio nelle motivazioni che inducono un soggetto a gesti estremi: nell’86% dei casi, il suicidio ha tra i fattori scatenanti motivazioni di tipo economico, che portano poi a depressione o a malattie mentali. Di questi, poi, il 27% si suicida per la difficolta’ di acquistare casa o per il rischio di perderla; il 21% per i ritardi dei pagamenti, soprattutto della pubblica amministrazione; il 16% per le restrizioni del credito”.

 

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