Un anno fa l’Italia perdeva Francesco Cossiga, protagonista di oltre 50 anni di storia del nostro Paese, per piu’ di mezzo secolo sulla scena politica nazionale ed internazionale con un ruolo di primissimo piano. Sono state le sue ‘picconate’ ad accelerare il cambiamento della fisionomia della politica italiana, a traghettare il Paese dalla prima alla seconda Repubblica, sempre con il timone ben fisso sulla difesa delle istituzioni e della Costituzione e con la continua e reiterata sollecitazione a quel processo riformatore che avrebbe potuto far compiere all’Italia il salto di qualita’. Francesco Cossiga ha attraversato 50 anni di storia politica italiana ricoprendo tutti gli incarichi politici ed istituzionali piu’ rilevanti: giovanissimo sottosegretario, poi ministro piu’ volte, presidente del Consiglio, ai vertici dell’assemblea parlamentari di palazzo Madama, presidente della Repubblica e senatore a vita. Cossiga era stato ricoverato al Policlinico Gemelli nell’agosto di un anno fa per una serie di accertamenti. Il quadro clinico del presidente emerito della Repubblica era stato altalenante, fino al giorno della sua morte, il 17 agosto 2010. Una lunga teoria di amici ed esponenti politici di spicco, primo fra tutti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, erano andati a fargli visita nei giorni precedenti. Il 12 ottobre la commemorazione, solenne, al Senato, alla presenza del Capo dello Stato e delle massime autorita’ politiche. Sullo scranno che Cossiga occupava come senatore a vita un mazzo di rose rosse.

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