SAN GIORGIO A CREMANO – Una vicenda legale ha rimesso in discussione l’appalto con la cooperativa di servizi sociali che garantiva l’assistenza alla figlia disabile affetta da tetraparesi spastica. Ora la madre annuncia ricorso all’autorita’ giudiziaria e al Tribunale del malato.

Accade a San Giorgio a Cremano (Napoli) dove la mamma di V.B., 17 anni, lancia un grido d’aiuto alle istituzioni comunali affinche’ provvedano al piu’ presto a risolvere il caso della figlia che ha una tracheotomia, e’ gastrostomizzata e assistita da un respiratore meccanico. La figlia ha bisogno di un servizio di assistenza, in precedenza espletato dalla societa’ ‘Levante’, e dallo scorso 14 gennaio dalla cooperativa ‘Gesco’ che presta aiuto alle fasce deboli della popolazione nel comune vesuviano. Ieri sera, pero’, il Tar della Campania ha annullato la gara di appalto, conclusasi a novembre per l’affidamento dei servizi sociali aggiudicata proprio dalla Gesco, e a cui e’ stato affidato il servizio solo un paio di giorni fa. ”I problemi si sono presentati questa mattina quando – fa sapere la signora P. – sono venute a mancare le tre operatrici specializzate”. Risultato: in giornata la piccola non e’ stata assistita. ”Mia figlia ha bisogno di assistenza un servizio che dalle 8 alle 14 ogni giorno la ‘Levante’ ha garantito sempre” dice la signora che ha anche protocollato una nota al Comune in cui ha chiesto ”che siano riconosciuti i diritti della giovane figlia”. ”Da oggi a San Giorgio – prosegue – e’ in corso una palese violazione dei diritti umani e se mia figlia non vedra’ l’assistenza, avvertiro’ l’autorita’ giudiziaria e il Tribunale del malato”. Sulla vicenda interviene il consigliere comunale del Pdl Ciro Di Giacomo: ”Il Comune – dice – sta dimostrando tutta la inadeguatezza di una amministrazione agonizzante che ormai sta per ricevere un sonante avviso di sfratto dalla citta”’.

 

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