QUALIANO – “Consegneremo la struttura ai giovani studenti di Qualiano quanto prima possibile. Da settimane sono in corso i lavori di riadeguamento e di ristrutturazione della succursale di via Cavour. L’ I.p.i.a. Marconi sta subendo interventi importantissimi per la sicurezza dei ragazzi”.

Così commenta il primo cittadino Salvatore Onofaro a margine delle proteste degli studenti dell’istituto professionale, che hanno avuto luogo presso la sede principale della scuola nel vicino Comune di Giugliano. Grazie al finanziamento della Provincia, per un importo pari a 400 mila euro, sono iniziati i lavori per ripristinare lo stabile, che presentava alcune carenze strutturali. “Ho già parlato con il Dirigente Scolastico Francesco De Rosa, spiegando che gli operai procedono regolarmente e senza nessun problema, come ho avuto modo di constatare durante un sopralluogo. Ho anche scritto alla Provincia ed alla Direzione Amministrativa Scolastica per accelerare i tempi di consegna”. La struttura, di proprietà del Comune, è stata concessa alla Provincia per la succursale dell’istituto professionale. Uno dei maggiori impegni dell’amministrazione comunale, infatti, è proprio quello dell’edilizia scolastica. Dal giorno dell’insediamento il sindaco e l’intera giunta si sono impegnati affinché le scuole del territorio fossero messe in sicurezza e soprattutto che divenissero fruibili ed agibili, come è avvenuto con la elementare Don Bosco. Da mesi si stanno effettuando lavori in quasi tutti gli edifici scolastici della città. Grande attesa inoltre per l’indizione del bando per la costruzione dell’istituto alberghiero, il primo in tutta l’area giuglianese. “Con tutta l’amministrazione, siamo sempre stati attenti alle problematiche degli studenti, nonostante le grave crisi finanziaria ed i tagli di oltre un milione di euro ricevuti questi anni. Non vogliamo che i nostri giovani siano obbligati a peregrinare da un Comune all’altro. Questa storia deve finire. Per questo ci stiamo impegnando affinché i ragazzi abbiano le strutture scolastiche nella loro città, eviteremo così spostamenti lunghi, spese per le famiglie e disagi continui”.

 

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