Ad Aversa non ci sarà la diaspora in Fratelli d’Italia. Gran parte degli iscritti e dei militanti storici non seguiranno Alfonso Oliva nella sua velleitaria, per qualcuno opportunistica, avventura nella coalizione centrista di Franco Matacena. Il partito di Giorgia Meloni ha mollato il presidente dell’ordine dei commercialisti dopo il “no” alle sigle politiche nelle liste. “Il nostro simbolo rappresenta una storia e dei valori, non ci rinunciamo”, la risposta immediata di Gimmi Cangiano che in un primo momento aveva avuto rassicurazioni da Matacena sul simbolo. Poi il cambio di rotta. E la decisione di FdI di ricollocarsi nell’alveo naturale del centrodestra. Ma Oliva, che non ha mai gradito la candidatura a sindaco di Antonio Farinaro, non ha seguito l’indicazione del deputato e coordinatore provinciale mettendosi fuori dal partito nella speranza di “svuotarlo” e di condurre un gran numero di meloniani sulla riva di Matacena. Operazione fallita. Cangiano ha affidato a Enzo Pagano, un nome, una garanzia, il compito di allestire la lista di FdI. Ancora una volta il candidato alle politiche, da vero uomo di partito, si è sobbarcato l’onere di presentare una squadra competitiva. Si è rimboccato le maniche e nel giro di pochi giorni ha già quasi completato il mosaico dei candidati. Sarà una lista “pesante” che si avvia a essere determinante nello scacchiere di Farinaro. “Puntiamo – dichiara Pagano – a fare la differenza, siamo il primo partito di’Italia e vogliamo esserlo anche ad Aversa. Chi sarà in lista? Nomi di alto profilo e radicati sul territorio”. L’accordo tra Cangiano e Farinaro è solo una formalità. A breve verrà ufficializzato. E nelle prossime ore sarà presentata anche la lista di Fratelli d’Italia, composta da meloniani doc e aperta a esponenti provenienti dal mondo del centrodestra. Il ritorno all’ovile di FdI ha rivitalizzato il raggruppamento di Farinaro. È tornato l’entusiasmo. E c’è la consapevolezza di potersi giocare la partita con la “grande coalizione” di Matacena. A sostegno dell’ex presidente del consiglio comunale ci saranno quattro liste: oltre a Fratelli d’Italia scenderanno in campo Forza Aversa, Moderati per l’Italia e Farinaro Sindaco. Non ci sarà invece Prima Aversa. Ma i candidati vicini al deputato leghista Gianpiero Zinzi saranno comunque in lizza con Farinaro, sparsi qua e là.

Torniamo a Oliva. Ieri è circolato quello che dovrebbe essere il simbolo della sua lista. Si dovrebbe chiamare Aversa, Italia con una oliva richiamata nel logo (nella foto). Ha lasciato perplessi in tanti. È come se Michele e Paolo Galluccio corressero con una lista rappresentata graficamente da un piccolo gallo. Oppure come se Roberto Romano guidasse un gruppo simboleggiato da un centurione. O come se, guardando in casa Matacena, Giovanni Zannini invece di presentare il logo dei Moderati virasse su Zanna Bianca. Forse in questo caso ci sarebbe una certa attinenza. Zannini è un lupo della politica. Azzanna tutto e tutti. Un predatore spietato.

Mario De Michele

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