NAPOLI – “E’ grazie al Natale che ci sentiamo uomini, uomini veri e riscopriamo la nostra vera origine, la nostra identità”. Così il Cardinale Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe nell’ omelia della Messa celebrata questa mattina in Cattedrale. “Il Bambino è venuto a chiamarci a diventare presenza di speranza, persone di pace e di fraternità per ognuno che incontriamo nelle strade della nostra vita – ha aggiunto Sepe – la terra, prima di essere la terra degli uomini, è la terra di Dio e Cristo ne è il centro perché solo lui è la risposta alle attese e alle necessità degli uomini”.

“Ma, possiamo chiederci: dov’é Gesù, oggi? Dove possiamo trovarlo, come dargli alloggio? Anche oggi, Gesù è vivo nel Vangelo; nei sacramenti, particolarmente nell’ Eucaristia; nelle opere di misericordia e di carità che compiamo. Gesù è presente anche negli ultimi della nostra società; è vivo negli abbandonati, che hanno lo sguardo smarrito nel vuoto, immersi nella solitudine e bisognosi di amicizia e di affetto”. Il Cardinale Sepe ha ricordato il Giubileo appena concluso nella Diocesi di Napoli, che – ha detto – “deve continuare a segnare un nuovo stile di vita, un modo nuovo di incarnare la nostra fede, un metodo nuovo per rendere presente Cristo anche ai nostri fratelli che si sentono lontani o non sono preoccupati di conoscere il suo messaggio di amore”.

 

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