Passaggio in Consiglio regionale per il piano campano di smaltimento rifiuti licenziato dalla giunta retta da Stefano Caldoro e approvato in commissione. A illustrarne all’Assemblea regionale i punti salienti, l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano, che ricorda che il piano “per la prima volta, dopo diciassette anni, stabilisce i fabbisogni dello smaltimento dei rifiuti urbani e detta le linee guida per un modello gestionale che consenta di non sprofondare di nuovo nella crisi”.

Romano ne ha chiesto una rapida approvazione, anche perche’, ribadisce piu’ volte nel corso del suo intervento, “l’Ue preme e non c’e’ piu’ tempo da perdere se si vogliono evitare pesantissime sanzioni che ci metterebbero in ginocchio”. Nel piano regionale sono previsti tre inceneritori: Acerra (gia’ in funzione), Salerno e Napoli Est (che per il sindaco parteneopeo Luigi de Magistris non si deve invece realizzare), piu’ l’impianto di Giugliano gia’ previsto con legge nazionale, la 26 del 2010, per lo smaltimento delle ecoballe depositate sul territorio regionale e, in particolare, nell’area tra Giugliano e Villa Literno, nonche’ un gassificatore per la provincia di Caserta.

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