Un altro striscione contro la Polizia Penitenziaria, dopo quelli comparsi a Roma e a Cagliari, stavolta davanti al carcere femminile di Pozzuoli, con la scritta “Polizia Penitenziaria = Mafia. Il carcere è tortura, Aboliamolo!”. Un crescente clima di ostilità, al punto che ai poliziotti della Penitenziaria è stato anche consigliato di recarsi sul posto di lavoro con abiti civili. E a quanto emerso nel corso della conferenza stampa dei garanti dei detenuti, presente anche il garante regionale Samuele Ciambriello, in base a cui quello sammaritano non sarebbe un episodio isolato, hanno fatto da contraltare le dichiarazioni del segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo: “Colleghi ci riferiscono di tentativi di intimidazioni e danneggiamenti di cui sono oggetto che mettono persino a rischio la propria incolumità e delle loro famiglie, che oramai non si possono più considerare episodici. Noi non ci stancheremo di condannare quanto è accaduto nel carcere casertano e di chiedere l’accertamento severo di ogni responsabilità sull’operato di chi ha infangato la divisa e l’onorabilità e correttezza di tutto il resto del personale penitenziario, non staremo a guardare agli attacchi, purtroppo non solo verbali in trasmissioni tv e scritti sui giornali, contro chi svolge il proprio lavoro con sacrificio, professionalità e senso dello Stato”. 

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