Da tre giorni vivono nello stabilimento Irisbus di Flumeri, in provincia di Avellino. Sono 70 operai che hanno effettuato martedi’ scorso l’ultimo turno di lavoro e non sono piu’ usciti. Non potrebbero piu’ rientrare. I vertici aziendali la definiscono occupazione, per loro e’ un’assemblea permanente che serve a tenere alta l’attenzione sulla vertenza.

Nell’azienda che produce autobus per il gruppo Fiat possono accedere solo i rappresentanti sindacali, che in questi tre giorni, convocano spesso il consiglio di fabbrica per informare i dipendenti dei passi fatti e discutere delle iniziative da adottare, e consegnano i pasti ai 70 che non hanno varcato i cancelli e che si definiscono detenuti in attesa di giudizio. Le speranze sono riposte nel vertice convocato per il 21 settembre prossimo a Roma presso il ministero dello Sviluppo Economico. Speranze flebili, dopo che i tre incontri precedenti non hanno sortito effetti e dopo l’annuncio ufficiale di Fiat di chiudere lo stabilimento. Per i 700 operai della fabbrica e’ prevista la procedura di mobilita’. Le lettere sono state annunciate ma non ancora consegnate. Intanto nell’azienda sono custoditi gli ultimi pullman prodotti e pronti per essere consegnati, ma gli operai che si trovano all’interno e gli altri impegnati nel presidio dell’ingresso, minacciano di bloccare la consegna, se non si dovesse trovare una soluzione per il futuro dello stabilimento. Per domani, dinanzi ai cancelli della Irisbus, e’ previsto un consiglio comunale congiunto di tutti i comuni della Valle Ufita per manifestare solidarieta’ agli operai.

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