Le sei persone fermate stamane nel Sannio dagli agenti della Squadra Mobile, di concerto con le autorità nazionali e dell’Fbi, sono indiziate di far parte di una cellula di stampo mafioso, di una famiglia newyorkese, che aveva il suo cuore nel territorio di Montefalcone di Valfortore, in provincia di Benevento. Tale cellula, sulla scorta delle acquisizioni investigative, avrebbe aderito al sodalizio criminoso facente capo alla cosca della ”Ndrangheta” della famiglia Ursino che avrebbe raggiunto un accordo con italoamericani legati alla famiglia Gambino di New York per organizzare un traffico di eroina dalla Calabria a New York e di cocaina dal Sudamerica in Calabria, quest’ultimo attraverso intermediari dimoranti negli Stati Uniti.

Nel corso dell’operazione, denominata ”New Bridge”, la Squadra Mobile di Benevento, unitamente al Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine e alla Squadra Mobile di Reggio Calabria, ha dato esecuzione ai decreti di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nei confronti di Carlo Brillante (49 anni), Daniele Cavoto (28), Andrea Memmolo (28), Antonino Francesco Tamburello (48), detto ”Nick” e siciliano di origine, Francesco Vonella (27), tutti residenti o domiciliati a Montefalcone di Valfortore (Benevento) ed Eugenio Ignelzi, nato a Montreal (Canada) ventotto anni fa, e residente a Ginestra degli Schiavoni (Benevento). La Squadra Mobile di Benevento, già da alcuni mesi monitorava i soggetti, ed aveva effettuato alcune perquisizioni finalizzate al rinvenimento di armi. Gli agenti, guidati dal vicequestore aggiunto Giovanna Salerno, hanno posto in essere un’intensa opera d’investigazione, coordinata dalla locale Procura della Repubblica.

 

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