Due donne sono state arrestate ieri per la morte del bambino circonciso giovedì sera vicino Roma. La mamma del piccolo è stata invece denunciata a piede libero. Tutte e tre sono indagate per omicidio preterintenzionale dalla procura di Velletri. Per le due arrestate c’è anche l’ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione medica. I carabinieri della compagnia di Frascati, coordinati dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, sono arrivati alle due donne grazie alle rivelazioni della mamma del piccolo deceduto venerdì mattina. Si tratta di due nigeriane. Giovedì sera erano entrambe a casa del piccolo, nella periferia di Monte Compatri, al confine con Colonna. Una delle due, senza avere alcuna qualifica, ha praticato la circoncisione al bimbo e qualche medicazione improvvisata, poi entrambe sono andate via. Nella notte la ferita si è riaperta, causando un’emorragia e la morte del neonato. Ieri mattina la mamma del bambino ha raccontato agli investigatori come erano andate le cose. Li ha indirizzati alla nigeriana a cui si era rivolta in prima battuta per trovare qualcuno disponibile a praticare il rituale. I militari l’hanno rintracciata nella zona di Tor Vergata e arrestata. La donna ha ammesso gli addebiti e ha permesso agli investigatori di individuare la complice che aveva materialmente praticato la circoncisione illegale. I carabinieri l’hanno quindi raggiunta a Mentana e l’hanno arrestata dopo che la mamma del bimbo l’ha riconosciuta.

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