Un sequestro di beni per circa 400mila euro. A tanto ammonta il patrimonio sottratto dai finanzieri del comando provinciale di Roma al pluripregiudicato Pasquale Iovinella, 39enne di Nettuno, ritenuto vicino al clan camorristico dei casalesi. Il provvedimento ablativo, emesso dalla Sezione specializzata in misure di prevenzione del Tribunale di Roma su richiesta dell’allora procuratore della Repubblica di Velletri, Francesco Prete, ha avuto ad oggetto una villa con piscina, un locale e due attività commerciali, nonché polizze assicurative e conti correnti, intestati fittiziamente a familiari e “prestanome” del pluripregiudicato. L’uomo è stato arrestato dalle Fiamme Gialle a settembre 2017 per detenzione di sostanze stupefacenti e, nel 2018 è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione, in quanto ritenuto il mandante dell’attentato incendiario ai danni di un’autovettura della guardia di finanza parcheggiata davanti la caserma della Compagnia di Nettuno. Proprio i Finanzieri di Nettuno, coordinati dell’Autorità Giudiziaria di Velletri, hanno ricostruito la “carriera criminale” di Iovinella e svolto meticolosi accertamenti economico-patrimoniali, che hanno evidenziato la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati al Fisco e le ricchezze accumulate negli anni in cui era dedito ad attività delittuose. Alla luce degli elementi raccolti, il Tribunale di Roma ha disposto il sequestro dei beni ai fini della loro successiva confisca. L’operazione testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza di Roma nell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità, al fine di restituirli alla collettività.

 

 

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