Cinque le morti sospette, tre in Sicilia, da dove è partita l’inchiesta che ha portato alla sospensione del lotto AstraZeneca, due in Campania ma,per una, è stato già escluso ogni collegamento con il vaccino somministrato. In Sicilia a perdere la vita dopo la somministrazione del vaccino, ma non è provato alcun collegamento tra le due cose, è stato un militare della Marina in servizio a Siracusa, Stefano Paternò di 43 anni: arresto cardiaco dopo essersi sottoposto il giorno precedente alla prima dose di vaccino. Il secondo caso sul quale si indaga riguarda la morte di Davide Villa, 50 anni, agente della Squadra mobile, una terza vittima è il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Maniscalco, di 54 anni, stroncato da un infarto 48 ore dopo aver fatto il vaccino: anche in questo caso, va detto, l’autopsia avrebbe escluso qualsiasi relazione tra causa ed effetto, anche se i magistrati hanno disposto ulteriori indagini. In Campania, a Napoli, a perdere la vita è stato operatore scolastico di 58 anni, vaccinato con una dose che non appartiene al lotto sospeso, indaga la Procura di Nola. Altra morte, quella di Annamaria Mantile, 62 anni, napoletana, ma in questo casi l’autopsia avrebbe escluso collegamenti con il vaccino.

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