A causa dei violenti rovesci temporaleschi dei giorni scorsi, il fiume Volturno si è ingrossato notevolmente, soprattutto nel corso della mattinata di ieri. Alcune strade sono state interdette alla circolazione e diverse, nell’Alto Casertano, sono state le abitazioni che si sono allagate a ridosso degli argini fluviali più bassi. Nel territorio del Comune di Pratella, in località Roccavecchia, alcuni fabbricati sono stati infatti raggiunti dall’acqua, ma disagi particolari non sono stati segnalati. Problemi notevoli invece per la circolazione. Diverse le arterie chiuse al traffico, come la Provinciale 275 a Vairano Patenora, la Provinciale 10 in località Quattroventi verso Pietravairano e quella che collega Grazzanise alla frazione di Brezza. Nella frazione bellonese di Triflisco, depositi e pizzerie si sono ritrovate sommerse dall’acqua, per effetto dell’innalzamento del livello dello specchio d’acqua sorgiva presente in prossimità delle fontane, anch’esse non più visibili dalla strada. Molto critico un ristoratore del posto, il cui esercizio ha subito, per l’ennesima volta, danni considerevoli. Il progetto – ha evidenziato l’imprenditore – annunciato durante l’amministrazione Abbate, relativo alla realizzazione di una diga per ovviare al problema, pare essersi arenato. «È impensabile che, ad ogni piena, dobbiamo rimboccarci le maniche per ripristinare lo stato dei locali, che soventemente restano sommersi dall’acqua. Spero che le autorità sappiamo adottare interventi concreti per la tutela delle attività commerciali del luogo». Panorama insolito, ma suggestivo, quello che è stato possibile scorgere anche lungo la cinta muraria della città di Capua, tra i Comuni più a rischio in caso di esondazione. I fossati degli antichi bastioni sono stati in parte invasi da copiosi ristagni. Un campanello d’allarme, questo, non sottovalutato dagli uomini della Protezione Civile, che hanno subito avviato la consueta attività di monitoraggio e pattugliamento del territorio. Il manto erboso, inghiottito da una coperta d’acqua e melma, con lo sfondo di alcuni tra i siti monumentali più importanti della Regina del Volturno, ha ispirato numerosi scatti fotografici, che hanno fatto da cartolina all’incredibile giornata di ieri. La ricerca della foto perfetta per un’immagine suggestiva da conservare, per alcuni, si è alternata all’ansia e alla preoccupazione di tanti altri, soprattutto dei residenti delle aree più a rischio. In mattinata, mentre la scala idrometrica della riviera a ridosso del Ponte Romano segnava un aumento del livello del fiume superiore ai sette metri rispetto alla normalità, le aree campestri in località «La Monaca», «Siero» e «Santella» iniziavano – già intorno alle 9 – a essere lambite dall’acqua. Via Marra, che in passato è stata interessata più volte da fenomeni di ristagno, è attualmente sottoposta a continua sorveglianza da parte del personale municipale e della Protezione Civile, come – del resto – via Brezza e via Santa Maria La Fossa. Si temono altri allagamenti.

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