“Sei brutto, puzzi, ti schifo, ma ti sposo per senso di responsabilità”. Secondo voi esiste sul globo terracqueo una persona che accetterebbe una dichiarazione d’amore del genere? Forse potrebbe dire sì uno degli Awá “incontattati” dell’Amazzonia brasiliana, stanco di costruire case in poche ore con solo liane, foglie e tronchi d’albero. Ma anche lui divorzierebbe nel giro di qualche giorno. Eppure, sprezzanti del pericolo, i componenti de La Politica che Serve hanno dato l’ok alla candidatura a sindaco del centrosinistra di Mauro Baldascino con un endorsement che è la rappresentazione più fedele dello psico-dramma di una coalizione letteralmente allo sbando. La comunicazione, firmata da Antonio di Ronza, a nome del gruppo dell’ex sindaco Alfonso Golia, è indirizzata a Eugenio Marino, commissario del Pd di Aversa, a Nicola Grimaldi, segretario cittadino di Centro democratico, a Francesco Mincione, referente del Movimento 5 Stelle, a Gabriele Vedova, rappresentante della lista civica Aversa Progressista, e ad Antonio Dell’Aquila, coordinatore provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra. Questo il primo punto emerso dall’assemblea del movimento: “Una profonda delusione dei partecipanti nei confronti del tavolo e tutta la coalizione di centrosinistra rimarcando una evidente e significativa lacuna di indirizzo politico che ha visto come unico obiettivo da perseguire, sin dall’inizio dei lavori, esclusivamente l’unità della coalizione sacrificando ex ante qualsiasi proposta di un candidato realmente orientata alla vittoria della competizione elettorale garantendo anche la continuità della precedente amministrazione di centrosinistra”. In una frase: il centrosinistra è sotto il profilo politico una mappina. Passiamo oltre: “Forte dissenso sul metodo adottato dal tavolo di coalizione per l’individuazione delle proposte a candidato sindaco che non ha mai previsto e contemplato la valutazione di criteri oggettivi e necessari per la selezione della figura stessa”. In pratica il leader è stato scelto lanciando i dadi o tramite sorteggio bendato. E ancora: “Il metodo ha previsto solo ed esclusivamente la proposta di possibili “candidati politici” da parte di alcuni partiti e liste civiche della coalizione; “candidati della società civile” la cui provenienza risulta tutt’oggi ancora non chiara; ingenerando un evidente difficoltà nell’individuazione dei punti di forza degli stessi in luogo dei punti di debolezza”. In altre parole non si sa nemmeno da dove siano usciti alcuni nomi proposti come candidato sindaco. Inoltre si rimarca: “Seria preoccupazione sulla tenuta elettorale sia della proposta del candidato a sindaco in quanto, nonostante figura di alto profilo, non risulta rispondente alla maggior parte dei criteri sopra elencati, sia delle liste di tutti i partiti e movimenti della coalizione in seno a tale proposta”. Altrimenti detto: la barca fa acqua da tutte le parti. Poi il solenne e coerente annuncio de La Politica che Serve: “Tutto ciò premesso e sulla base di quanto sopra riportato, pur non condividendo l’approccio, il metodo e la posizione, che ha portato l’alleanza di centrosinistra per il tramite dei lavori del tavolo a formulare la proposta del “Prof. Mauro Baldascino” come candidato Sindaco della coalizione, …la LPCS dichiara di accogliere favorevolmente la proposta del Prof. Mauro Baldascino a Candidato Sindaco della coalizione di centrosinistra, solo ed esclusivamente per il forte senso di responsabilità finalizzato al mantenimento dell’unità del centrosinistra, consci che tale scelta diminuirà significativamente le possibilità di vittoria nella competizione elettorale”. Apoteosi finale racchiudibile così: pure se siamo tutti politicamente una schifezza e perderemo le elezioni l’importante e che perderemo uniti. Ecco: “Sei brutto, puzzi, ti schifo, ma ti sposo per senso di responsabilità”. Un matrimonio coi fiocchi.

Mario De Michele

IL DOCUMENTO INTEGRALE DE LA POLITICA CHE SERVE



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