ERACLEA – Una cittadina sconvolta, quella che ha appreso la notizia della tragedia che si è consumata giovedì sera e che ha toccato da vicino una famiglia molto nota e stimata, che da decenni gestisce una florida attività nel settore delle carni. Antonio Manzini si è tolto la vita. Aveva 62 anni, ha compiuto il gesto estremo all’interno della sua azienda. Sarebbe stato uno dei figli, Davide, a scoprire il corpo senza vita del genitore. «Una notizia che ha lasciato tutti sgomenti e addolorati le parole della sindaca Nadia Zanchin Ci stringiamo alla famiglia, che tanto ha sempre dato al paese». Il fatto è accaduto verso le 19 di giovedì, quando in tanti stavano vivendo il ritorno del tradizionale rito del panevin, ovvero l’accensione del falò dell’Epifania. Così avevano pensato di fare anche i Manzini, nei campi vicino alla sede operativa di via Toscanini. A un certo punto Antonio si sarebbe allontanato: non vedendolo più rientrare, il figlio lo ha cercato, trovandolo poco dopo all’interno dell’azienda privo di sensi. Per lui non c’era più nulla da fare: si è tolto la vita utilizzando uno strumento di lavoro. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. La salma è stata ricomposta nella cella mortuaria: essendo accertata la dinamica dei fatti, il magistrato ha messo subito la salma a disposizione della famiglia, così da potere fissare la data dei funerali. Antonio Manzini lascia la moglie Daniela e i figli Luca, Davide e Stefano. «Siamo senza parole ricordano degli amici anche perché al mattino c’è chi lo ha incontrato, scherzando e ridendo con lui: nulla faceva presagire qualcosa di grave o preoccupante». «Antonio aggiunge un’altra persona – era una persona forte di carattere, dinamica, grande lavoratore. Ma anche dal cuore grande: aiutava tutti, a cominciare da chi si trovava in difficoltà». «È una tragedia che fa ancora più male perché accaduta durante un momento che doveva essere di festa continua la sindaca Zanchin e che lascia con ancora più domande senza risposte». Tra i tanti messaggi di cordoglio, quello della Pallacanestro Eraclea, dove gioca Davide, capitano della squadra, e che vedeva Antonio come attivo e appassionato sostenitore. La famiglia Manzini è molto conosciuta per l’attività che svolge fin dal 1946 nel settore delle carni, quando Amedeo apre la sua prima bottega e, nel 1968, decide di avviare il primo macello di bovini in paese. È il 1982 quando il figlio di Amedeo, Antonio, amplia lo stabilimento e l’attività commerciale: nasce così la Manzini Carni srl. Nel 2005 Antonio decide di acquistare un’azienda agricola dove allevare scottone e vitelloni di pregiate razze. Con l’Azienda Agricola Manzini Antonio si completa un’intera filiera produttiva costituita da allevamento, macello e punto vendita. Che comprende anche la macelleria di via Diaz, in centro, la sede legale in via IV Novembre e quella operativa in via Toscanini.

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