Blitz dei carabinieri a Prevalle, comune in provincia di Brescia, per liberare Emanuela Saretti, vittima della cosiddetta ‘setta della porta accanto’ capeggiata, secondo l’accusa, da Tersilla Tanghetti. Stamane i militari, insieme al pm Ambrogio Cassiani, hanno fatto irruzione in piazza del Comune al civico 4 e hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti della Tanghetti e di altre 11 persone.

L’ipotesi di reato per la quale si procede e’ di riduzione o mantenimento in schiavitu’, in quanto viene ipotizzato che il gruppo abbia tenuto Emanuela, invalida al 100%, in uno stato di soggezione continuativa portandola a un “totale annichilimento mediante brutali punizioni corporali, fornendole per diversi anni false informazioni sulla vita all’esterno della comunita’, facendole pressioni affinche’ non parlasse delle questioni interne alla comunita’ e costringendola a prestazioni lavorative non retribuite con orari di lavoro che si protraevano per oltre 15 ore”. Inoltre viene ipotizzato che sia stata commissionata una consulenza tecnica depositata davanti al giudice tutelare di Salo’, in cui falsamente si affermava che la vittima era stata oggetto di abusi sessuali da parte del padre, portando cosi’ a ritenere l’associazione ‘Sergio Minelli’ luogo idoneo dove tenerla. La perquisizione, a cui ha partecipato anche il consulente psicologo della Procura e la madre di Emanuele, si e’ conclusa con il trasferimento della vittima in una localita’ protetta.

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