Mauro Baldascino

“Sì, no… non so (comunque ci penso)”. È un brano di Daniele Silvestri la colonna sonora del centrosinistra di Aversa. Una canzone, tra le più belle del cantautore romano, che in filodiffusione ha accompagnato i partiti del campo largo nella delicatissima fase della scelta del candidato sindaco. Mauro Baldascino, referente di Libera, ha ricevuto il placet dei vertici nazionali del Pd. Senza se e senza ma. Con l’invito a Susanna Camusso e ad Eugenio Marino di chiudere la partita. In giornata si attende la consacrazione del commissario regionale Antonio Misiani. In città ha fatto tappa Gennaro Oliviero. Il presidente del consiglio regionale è al lavoro per completare l’elenco dei suoi uomini da inserire nella lista democrat. Salvo sorprese non ci sarà Carmine Palmiero. Per ora l’ex timoniere dell’assise ha deciso di restare alla finestra. Ma sul nome di Baldascino permane lo scetticismo tra i partiti della coalizione. Il sì de La Politica che Serve è nella sostanza una cocente bocciatura (clicca qui per leggere il documento). L’ok dei 5 Stelle è convinto ma non troppo. E in casa dem c’è il caos. Non c’è l’accordo con i sette amministratori uscenti Marco Villano, Elena Caterino, Marco Girone, Pasquale Fiorenzano, Erika Alma, Vincenzo Angelino e Maria Vittoria D’Alterio. Ci sarà lo strappo? “Sì, no… non so (comunque ci penso)”. Da ieri sera è circolato anche il nome di Filippo Panza, militante storico dei 5 Stelle. Una soluzione politica alternativa a quella civica incarnata da Baldascino. Il pentastellato, ben visto da tutti, è uno stimato maresciallo della Guardia di Finanza. C’è da dire che nessuno ha posto una questione personalistica. Quello di Baldascino è un nome autorevole e di spessore. Nulla da eccepire nemmeno su Panza. Ma il dibattito si è basato sull’opzione civica o su quella politica. E dopo un’altra giornata campale di incontri e confronti sembra ormai in dirittura d’arrivo l’intesa definitiva su Baldascino. La soluzione politica non ha trovato sbocco anche per la contrapposizione tra Golia e Villano. L’ex sindaco e il suo ex vice cullavano il sogno di guidare il centrosinistra. Nessuno dei due ha fatto un passo indietro. Si sono neutralizzati a vicenda. Solo un accordo tra i due, se però inclusivo del M5S, avrebbe dato una scossa rimettendo in discussione la leadership di Baldascino, pupillo dell’ex sindaco Lello Ferrara. Entro stasera arriverà il verdetto da Napoli. Molto probabilmente Misiani alzerà il disco verde. Che diranno gli altri? Daranno l’ok ma con in testa il ritornello: “Sì, no… non so (comunque ci penso)”.

Mario De Michele

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