Dall’alba investigatori delle Squadre Mobili di Cremona, Brescia, Bologna e del Servizio Centrale operativo stanno eseguendo 17 provvedimenti restrittivi nei confronti di appartenenti a un’organizzazione transnazionale dedita alla combine di partite di calcio (match fixing), operante in Italia e in diversi Stati esteri.

Gli indagati devono rispondere dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Alle indagini hanno preso parte anche le Squadre Mobili di Venezia, Bari e Lecce. Il procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, ha diretto l’inchiesta sul match fixing, per la quale sono in corso l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, emessi dal gip di quel Tribunale, Guido Salvini. L’operazione odierna costituisce la seconda tranche dell’inchiesta, sempre condotta dalla Procura della Repubblica di Cremona, conclusasi lo scorso giugno con la cattura di 16 altri indagati, tra i quali l’ex calciatore “Beppe” Signori e gli altri giocatori di calcio Marco Paoloni, del Benevento, nonche’ Vincenzo Sommese e Marco Micolucci, dell’Ascoli. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi sono compresi giocatori e ex-giocatori italiani, risultati essere coinvolti nel fenomeno del calcio-scommesse, tra i quali Carlo Gervasoni (calciatore del Piacenza, allo stato sospeso dall’attivita’ agonistica), Filippo Carobbio (calciatore dello Spezia), Alessandro Zamperini (ex calciatore di Serie B e Lega Pro) e Luigi Sartor (ex noto calciatore di Parma, Vicenza, Inter e Roma). I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terra’ alle 10.30 presso la Questura di Cremona, alla presenza dei magistrati inquirenti,dei dirigenti e dei poliziotti delle strutture investigative che hanno svolto le attivita’. Le indagini sul Calcioscommesse che hanno portato alla nuova ondata di arresti sono state svolte da un gruppo di lavoro appositamente costituito da investigatori delle Squadre Mobili di Cremona, Brescia Bologna e del Servizio Centrale Operativo e hanno svelato l’esistenza di un gruppo criminale, avente epicentro a Singapore e basi operative nell’Est Europa con l’obiettivo di alterare i risultati delle partite di calcio, anche dei campionati italiani, per lucrare indebiti profitti sulle scommesse relative ai match truccati. I calciatori sarebbero stati corrotti al fine di falsare i risultati delle gare su cui il gruppo avrebbe scommesso ingenti somme di denaro. Secondo gli investigatori, i calciatori arrestati Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio, Alessandro Zamperini e Luigi Sartor sarebbero collegati a esponenti del ‘cartello’ singaporiano e del ‘gruppo’ balcanico.

 

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