“Il tribunale si e’ riservato di decidere e solo entro il 9 febbraio si sapra’ qualcosa”. Cosi’ uno degli avvocati della difesa di Schettino, Bruno Leporatti lasciando il tribunale del Riesame, al termine dell’Udienza. “Schettino si aspetta quello che abbiamo chiesto: la liberazione”. Lo ha detto uno degli avvocati del collegio di difesa di Francesco Schettino, Salvatore Parascandola, del Foro di Napoli, al termine dell’udienza del Tribunale del Riesame di Firenze. “Non e’ questione che sia pentito meno” ha aggiunto Parascandola a chi gli chiedeva se Schettinofosse o meno pentit. “E’ che e particolarmente preoccupato. Noi – ha detto ancora – speriamo che lo liberino. Non c’è possibilità di reiterazione e non c’e’ possibilità  che il comandate torni al comando. Lo stesso dicasi per la fuga”. Poi, alla domanda se stamani, in aula, si fosse parlato della giovane moldava, Parascandola ha concluso definendo la questione “assolutamente irrilevante”.

“Sono ottimista, speriamo che lo liberino”, ha aggiunto Parascandola, avvocato civilista esperto di diritto della navigazione. Parlando con i giornalisti, al termine dell’udienza davanti al Tribunale distrettuale del Riesame di Firenze, l’avvocato Parascandola, che difende il comandante della Costa Concordia insieme all’avvocato Bruno Leporatti, ha ribadito quella che e’ la strategia difensiva: “noi abbiamo detto che non c’e’ possibilita’ di reiterazione del reato perche’ al momento non c’e’ possibilita’ che il comandante torni al comando”. Gli avvocati hanno sostenuto ugualmente che non esiste possibilita’ che l’imputato possa fuggire. Ai giornalisti che gli chiedevano quale fosse lo stato d’animo di Francesco Schettino il legale si e’ limitato ad osservare: “lascio immaginare a voi quale sia il suo stato d’animo”. Parascandola ha poi osservato, rispondendo sempre ai giornalisti, che la vicenda della presenza della giovane donna moldava nella plancia di comando della nave e’ “assolutamente irrilevante”. Sempre ai giornalisti che riferivano la preoccupazione della Procura della Repubblica di Grosseto, per la quale Schettino non sarebbe pentito, l’avvocato Parascandola ha osservato: “la Procura puo’ dire quello che vuole. Non e’ questione se e’ pentito o non e’ pentito. Il comandante e’ sicuramente preoccupato”.

 

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