L’indagine nei suoi confronti sarebbe “il frutto di persecuzione giudiziaria di un gruppo di magistrati tra cui De Magistris, Woodcock, Narducci e Curcio”. Si difende così il deputato Pdl Alfonso Papa, indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P4, davanti alla Giunta per le autorizzazioni della Camera. Il parlamentare deposita una lunga memoria difensiva e spiega ai componenti di essere un “perseguitato da una fazione dell’Unicost napoletana”:

l’inchiesta in cui è rimasto coinvolto deriverebbe infatti da un astio profondo dei suoi ex colleghi magistrati napoletani nei suoi confronti. Stando a quanto riferiscono alcuni esponenti della Giunta, secondo Papa tutto avrebbe origine dal fatto che lui, quando era magistrato, aveva affiancato Agostino Cordova, prendendo posizione contro i sostituti che lo avversavano. Dichiarazioni che il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore preferisce non commentare: “Papa dica quello che vuole, non intendo replicare, valuterò se sporgere querela per calunnia”.

 

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