Due anni fa oggi, il 2 maggio 2010, la troika – Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Unione Europea (Ue) e Banca Centrale Europea (Bce) – faceva la sua prima apparizione ufficiale in Grecia. Quel giorno, infatti, i rappresentanti dei creditori internazionali del Paese, Pauel Tomsen (Fmi), Servaz Deruz (Ue) e Klaus Mazuch (Bce), tennero la loro prima conferenza stampa davanti ai giornalisti greci, in un albergo nel centro della Capitale ellenica

. Qualche giorno più tardi, il 6 maggio, entrava in vigore anche il primo Memorandum e cominciavano i problemi per tutti i greci. Chiusura di migliaia di piccole e medie aziende, licenziamenti, tagli agli stipendi e alle pensioni, suicidi di padri di famiglia rimasti disoccupati e che non potevano più sfamare mogli e figli. Fra qualche giorno, verso la metà del mese, la troika sbarcherà di nuovo ad Atene per far conoscenza con il nuovo staff economico del governo che uscirà dalle elezioni del 6 maggio, verificare l’andamento dell’attuazione del programma di risanamento dell’economia greca deciso di comune accordo con il governo ellenico giudato da Lucas Papademos e decidere se, oltre ai tagli di 11,5 miliardi previsti per il periodo 2012-2014, ci sarà bisogno di altre drastiche e pesanti riduzioni della spesa pubblica anche per l’anno in corso.

 

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