Si è concluso l’iter giudiziario per l’omicidio di Ciro Colonna, vittima innocente di criminalità organizzata, ucciso a soli diciannove anni il 7 giugno 2016 nel quartiere Ponticelli di Napoli durante un agguato tra clan rivali: ieri, 5 maggio 2022, la Corte di Cassazione ha confermato le condanne comminate nel dicembre 2020 dalla quinta sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli, ovvero sei ergastoli, un’assoluzione e una riduzione di pena dall’ergastolo a vent’anni, per esecutori e mandanti del raid camorristico che ha portato all’assassinio del giovane. Lo rende noto, in un comunicato, la fondazione Polis, che si è costituita parte civile durante i processi. La fondazione è stata vicina ai familiari di Ciro, a mamma Adelaide, a papà Enrico e alla sorella Mary, e lo è anche, viene sottolineato, «in questo momento che segna la conclusione del percorso giudiziario, a pochi giorni dal sesto anniversario della morte di Ciro». «La perdita di una persona cara non si può mai colmare, – evidenzia la fondazione – vedere però riconosciuta la verità circa i fatti, e affermata la giustizia da parte dello Stato, rappresenta un momento importante per coloro che hanno subito tale dolore: è la dimostrazione che le logiche del sopruso e del terrore della camorra non hanno vinto. Polis, che ha come suo mandato la memoria delle vittime innocenti di reato, si impegna affinché nessuna di esse sia mai dimenticata e che dal loro ricordo emerga una società nuova, capace di sconfiggere le logiche violente di qualsiasi forma di criminalità», conclude la nota.

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