A seguito dell’ultimo Decreto emanato nella serata di ieri dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha dichiarato tutta l’Italia ‘zona arancione’ la Campania, a partire da Napoli, si adegua. Subito dopo le disposizioni del governo, il prefetto Valentini ha convocato una riunione con le forze dell’ordine e il Comune per discutere delle nuove misure da adottare per cercare di contenere i contagi da Coronavirus. Già da ieri mattina sono iniziati i controlli a campione nella stazione ferroviaria di piazza Garibaldi, gremita di persone dopo il maxi-esodo da Milano. Controlli vanno avanti da ieri anche al molo Beverello procedono gli imbarchi, e una coppia di turisti bergamaschi, arrivata ieri a Procida, è stata rispedita a Napoli. Al momento sarebbero circa un migliaio le persone che hanno compilato il modulo di autosegnalazione per dichiarare di essere rientrate in Campania dalle zone rosse per “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. La polizia ferroviaria sta presidiando diversi punti e spiega che il flusso dal Nord si è placato molto dopo il boom di domenica. E a campione i passeggeri vengono identificati “con la media di 1 su 5”. Se chi viene controllato denuncia di arrivare dalle zone rosse scatta una multa di 206 euro. Per quanto riguarda gli spostamenti da e per le isole del Goldi di Napoli i controlli sono serrati: termoscanner alla mano, uomini della Protezione Civile misurano la temperatura a chi si imbarca. Da 37.5 mezzo in poi si va in quarantena nel container allestito vicino alle banchine. All’interno dell’aliscafo ci si accomoda a sedili alterni, il che riduce la capienza a bordo. Il 30% dei viaggiatori porta la mascherina. A Procida, due turisti di Bergamo sono stati rispediti a Napoli, nonostante la negatività al termoscanner.

Al vertice organizzato in Prefettura sono state precisate le modalità dei controlli su locali e flussi: “Ho chiesto alle forze di polizia il controllo scrupoloso delle norme del decreto del Governo – ha detto il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris – Faccio un appello a tutti: sono vietati gli assembramenti e non bisogna stare insieme tutti nello stesso luogo. E poi basta con l’immagine inaccettabile dell’esodo di persone che dal Nord si sono spostate al Sud. Lo Stato deve garantire ordine, identificare chi si è spostato sul nostro territorio e deve fare in modo che questo comportamento irresponsabile non si ripeta più, per non rendere vano il lavoro enorme che stiamo facendo a Napoli, dove finora i casi sono contenuti”.

 

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