Ancora vittime per cause collegate al Coronavirus. Sconcerto a Castellammare di Stabia per la morte di Giovanni Tommasino, 61enne medico di base, ricoverato dallo scorso 21 marzo per Coronavirus all’ospedale di Scafati. Quando l’ambulanza lo trasportò all’ospedale di Sorrento, dove fu accertato il contagio, prima di essere trasferito nella terapia intensiva dell’ospedale di Scafati, scrisse un post su Fb per tentare di rassicurare le migliaia di persone che lo conoscevano, amici e pazienti: ”Ho il Coronavirus – scrisse – Spero di tornare presto tra voi. Non uscite, è l’unica arma che avete, non potete immaginare quanto e’ brutto. Io dovevo uscire per forza”. Era medico di base e fino alla scoperta di avere contratto il Covid-19, il dottore Tommasino aveva curato i suoi pazienti. Tommasino era molto conosciuto e apprezzato anche perché era stato a lungo consigliere comunale e assessore a Castellammare di Stabia. E il dolore ha investito anche il Salernitano a causa della morte, la scorsa notte in ospedale a Napoli, del luogotenente Raffaele Palestra, carabiniere in servizio presso il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno. Il militare è spirato all’età di 51 anni a causa delle complicanze di una polmonite da coronavirus. Dal 17 marzo, dopo che era risultato positivo al virus, era stato ricoverato in ospedale. Residente nel comune di Cava de’ Tirreni, il militare era entrato nell’Arma nel 1987 e da pochi mesi era arrivato al Nucleo Investigativo di Salerno, dopo aver trascorso un lungo periodo presso i Nuclei Ispettorati del Lavoro di Firenze, Caserta e Salerno. Ha prestato servizio anche presso la stazione di Agnone e presso la locale Aliquota Radiomobile. Il Comandante Generale e tutta l’Arma si sono stretti intorno alla famiglia, alla moglie e in particolare ai due figli.

 

 

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