La crisi finanziaria si fa sentire anche sulla commissione di reati: aumentano i fallimenti e quindi le bancarotte fraudolente e c’e’ un sensibile innalzamento dei reati predatori, mentre si assiste a una diminuzione di quelli di associazione a delinquere e associazione di stampo mafioso. Questo il quadro a Napoli e provincia che emerge dai dati degli otto tribunali del che compongono il distretto giudiziario tra il primo luglio del 2010 al primo luglio del 2011. Meno omicidi e tentati omicidi, soprattutto nella terra di “Gomorra” e a Napoli dove il calo e’ addirittura del 18%, che arriva al -33% se ci si riferisce a quelli commessi dalla camorra. Aumentano pero’ i furti che passano da 78mila a 80mila, cosi’ come le rapine che da 7.700 arrivano a 8.900.
C’e’ un forte aumento anche dei sequestri di persona, 101, ovvero il 53% in piu’ rispetto allo scorso anno. Il picco si registra nei reati che fino a poco tempo fa erano considerati minori e che invece adesso aumentano fino al doppio rispetto allo scorso anno. Si tratta dello sfruttamento della prostituzione, con un aumento in percentuale del 92%, e dei reati informatici e i delitti in materia tributaria. Allarmante sono anche i dati relativi agli aumenti, tutti oscillati tra il 20-40%, per il traffico di rifiuti, delitti contro l’ambiente e quelli in materia urbanistica. Il dato piu’ alto e’ la contraffazione dei marchi e dei prodotti industriali che passano dai 221 ai ben 1.279 di quest’anno. Diminuiscono le violenze sessuali del 4% con 188 denunce cosi’ come la ricettazione che fa registrare -26%. Nonostante poi tutti i sequestri di sigarette di contrabbando, diminuiscono di molto le segnalazioni: 455 rispetto alle 518 dello scorso anno. A Santa Maria Capua Vetere a schizzare verso l’alto sono i reati contro la pubblica amministrazione. Le iscrizioni per i delitti di corruzione sono cresciute del 12%, mentre quelle per concussione del 14%; e un aumento notevole si e’ registrato anche per i delitti di peculato.
