Un carcere che ospita prevalentemente detenuti in attesa di giudizio e che e’ diventato una delle strutture simbolo del problema del sovraffollamento. E’ il carcere di Poggioreale, struttura che puo’ ospitare 1679 detenuti, ma al suo interno sono presenti in 2686, stipati in alcuni casi in 10 nella stessa cella. Costruito nell’omonimo quartiere della zona orientale di Napoli nel 1914, in un’area fino a quel momento considerata periferica, il carcere di Poggioreale fu realizzato proprio per far fronte al sovraffollamento delle carceri in funzione all’epoca dell’inizio dei lavori, nel 1905: Vicaria, il Carcere del Carmine e del Forte di Vigliena. Dei 2.686 detenuti, 279 sono in regime alta sicurezza, 152 nel cosiddetto circuito dei protetti, 69 sono i detenuti ricoverati presso il locale centro clinico. La Casa circondariale di Poggioreale occupa una superficie complessiva di 67mila metri quadrati ed e’ costituita da otto padiglioni, intersecati da un lungo corridoio di raccordo.

I vari reparti, nel corso degli anni, hanno preso il nome di citta’ italiane: Napoli, Milano, Firenze, Genova, Torino, Roma, Salerno, Avellino, Livorno e Venezia. Sono stati poi creati il reparto Italia e il padiglione San Paolo, che ospita il Centro diagnostico terapeutico, l’ospedale del carcere. Con la costruzione del Centro direzionale nell’area adiacente al carcere, negli anni ’90, e’ stato creato un tunnel che collega la struttura direttamente al Palazzo di Giustizia, lungo quasi un chilometro.

 

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