Condanna all’ergastolo per Elpidio D’Ambra, 31 anni, di Grumo Nevano reo confesso del barbaro omicidio della 23enne Rosa Alfieri, strangolata e soffocata nell’abitazione dell’assassino nel pomeriggio del 1 febbraio dello scorso anno. Impeccabile il lavoro del pubblico ministero Rossana Esposito, che con l’avvocato di parte civile Carmine Biasiello ha evidenziato al giudizio della corte il carattere violento, cinico e spietato dell’assassino che nemmeno 10 minuti dopo il barbaro delitto, nel bar della stazione di Frattamaggiore acquistl un gratta e vinci prima di recarsi a Napoli. Dopo la sentenza, accolta da un lungo applauso, i familiari della povera Rosa hanno gridato più volte «assassino» fino ad augurare a D’Ambra la morte in carcere. Insieme con l’ergastolo, l’imputato è stato condannato a pagare complessivamente circa 300.000 euro tra il risarcimento ai familiari della vittima e le spese legali sostenute dagli avvocati di parte civile e della fondazione Polis. Entro 60 giorni verranno pubblicate le motivazioni della sentenza. Questo il commento a caldo di Vincenzo Alfieri, il papà di Rosa: «Ha vinto la giustizia. Oggi è il primo giorno dopo un anno che viviamo un attimo di serenità sapendo che chi si è portato via Rosa resterà chiuso in carcere senza poter fare ancora del male. Queste sentenza ci rende giustizia ma non colma il vuoto della perdita di una figlia».

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